Inquinamento acustico a Pontetetto, associazioni presentano esposto in procura

12 dicembre 2020 | 12:51
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Inquinamento acustico a Pontetetto, associazioni presentano esposto in procura

Pons Tectus e Comitati Viabilità e Ambiente si sono rivolti all’Aducons per l’assistenza legale

Esposto in procura contro l’inquinamento acustico a Pontetetto.

Lo hanno presentato le associazioni Pons Tectus e il Comitato Viabilità e Ambiente, “dopo anni di promesse non mantenute dal Comune di Lucca”. Le associazioni si sono rivolte all’Aducons Law & Food che li ha assistiti nel presentare l’esposto a nome dei cittadini di Pontetetto, “per omissione di atti di ufficio, in merito ad accertato inquinamento acustico”.

“Le associazioni che rappresentano i residenti, dal 2016 al 2019 hanno in più occasioni segnalato all’amministrazione comunale l’esistenza di gravi problematiche di inquinamento acustico ed ambientale – spiega gli avvocati Stefano Dalle Mura e Francesco Atzeni dell’Aducons Law & Food – a causa della intensa viabilità di viale San Concordio in località Pontetetto: sono state effettuate diverse assemblee, rilevamenti  del traffico e incontri con l’assessore Francesco Raspini e con il dirigente Di Bugno, il tutto finalizzato ad individuare le soluzioni più idonee a ridurre l’inquinamento”.

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Nel 2018 il Comune di Lucca chiede l’intervento dell’Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) per procedere alla misurazione della rumorosità. Nel marzo 2019 l’Arpat attesta il considerevole superamento della soglie di rumorosità, sia per limite notturno sia per quello diurno. In particolare nel periodo diurno, sulla infrastruttura stradale di viale San Concordio, è stato accertato un livello di rumorosità pari a 68,6 decibel (mentre il limite è pari a 65), e nel periodo notturno un livello di rumorosità di 63,1 decibel (a fronte di un valore limite di immissione di 55).

Il 22 marzo 2019 Arpat ha dichiarato espressamente che: “…il Comune ha l’obbligo di predisporre un piano di contenimento e di abbattimento del rumore ove siano indicati le modalità, i tempi e i costi per gli interventi necessari per riportare i livelli assoluti di immissione entro i limiti di legge”.

“Nonostante le chiare ed inequivocabili risultanze della relazione Arpat – aggiungono il comitato l’associazione dei cittadini insieme agli avvocati Aducons – abbiamo appreso che il Comune di Lucca, dopo vari impegni presi, non ha promosso alcuna concreta iniziativa, né intenderebbe adottare alcun provvedimento. Sulle base di quanto evidenziato, ricorrono quindi tutti i presupposti, anche a livello normativo, per ritenere sussistente una vera e propria situazione di inquinamento ambientale di particolare gravità e derivante da immissioni rumorose superiori alle soglie consentite e che, come ben noto, costituiscono un serio problema per la tutela della salute dei soggetti che vi sono esposti. La condotta del Comune appare quindi ampiamente censurabile, anche alla luce dei chiari orientamenti della giurisprudenza, e per legge spetta al sindaco, nella sua posizione di garante dotato di specifici poteri giuridici in materia di igiene e sanità pubbliche, contrastare il fenomeno dell’inquinamento acustico quale organo che sovraintende al funzionamento dei servizi del Comune”.

“Quindi dopo essersi consultati con i legali dell’Aducons – chiude la nota – è apparso evidente come la condotta della pubblica amministrazione sia censurabile e si connoti l’omissione degli atti di ufficio, per questo i comitati hanno deciso di depositare un esposto alla procura”.