Lettera con proiettile al segretario della Fiom Cgil Massimo Braccini

16 dicembre 2020 | 13:06
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Lettera con proiettile al segretario della Fiom Cgil Massimo Braccini

Una busta lasciata ieri nella cassetta della sua abitazione. La condanna del sindacato

Una lettera con dentro un proiettile. È stata lasciata nella cassetta delle lettere dell’abitazione di Viareggio di Massimo Braccini, segretario regionale della Fiom Cgil. La missiva con la chiara minaccia al suo interno è stata ricevuta ieri (15 dicembre) dal sindacalista.

Un gesto intimidatorio che è stato subito stigmatizzato da Dalida Angelini, segretaria generale della Cgil Toscana: “Gravissima l’intimidazione al nostro Massimo Braccini, segretario generale della Fiom Cgil Toscana, che ieri si è visto recapitare nella propria abitazione una lettera con dentro un proiettile.  A lui e alla Fiom va la totale vicinanza e la solidarietà mia e, mio tramite, di tutti gli organismi dirigenti della Confederazione, delle iscritte e degli iscritti della Cgil. Nel mentre condanniamo ogni forma di violenza diciamo chiaramente che non ci faremo intimidire, la nostra azione per il lavoro, per i diritti, per la democrazia continua e si rafforza”.

Ferma la condanna di Francesca Re David, segretaria generale della Fiom Cgil: “La Fiom, a tutti i livelli, esprime tutto il sostegno e la totale vicinanza a Massimo. Confidiamo con te sempre nel ruolo della magistratura e delle forze dell’ordine affinché si faccia luce al più presto. Nel frattempo, tutta la nostra organizzazione, territoriale e nazionale, è al fianco di Massimo Braccini per respingere ogni tentativo di intimidazione”.

“Un atto di gravissima intimidazione – osserva invece il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani -, il tentativo di inquinare il clima sociale e politico in un momento di particolare ed acuta difficoltà per l’intera collettività. Sono certo che, come sempre, la forte e viva cultura democratica della Toscana saprà respingere il disegno di chi punta su violenza e intolleranza.  A Massimo Braccini va la solidarietà mia e dell’intera giunta regionale”.

“Il sindacato – prosegue Giani – è uno dei cardini del sistema di relazioni sociali nel nostro Paese e sono destinati al fallimento i tentativi di minarne il ruolo. Mi auguro – conclude – che da parte di magistratura e forze dell’ordine si possa fare luce al più presto su questo grave episodio”.

Solidarietà gli è stata espressa anche dal vice capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, Vittorio Fantozzi: “Esprimo la mia solidarietà al viareggino Massimo Braccini. A lui e alla Fiom va la mia totale vicinanza, insieme alla condanna di ogni forma di violenza e di intimidazione. La difesa dei diritti e del lavoro sono un baluardo irrinunciabile per la democrazia. Confido, come sempre, nel ruolo della magistratura e delle forze dell’ordine affinché si faccia piena luce su questo grave episodio”.

Anche la segreteria del Pd Versilia manifesta la sua vicinanza a Braccini: “Auspicando che gli inquirenti pervengano prontamente all’identificazione dell’autore o degli autori dell’esecrabile gesto, il Pd della Versilia – si legge in una nota – riafferma la propria vicinanza alle battaglie delle organizzazioni sindacali per la tutela ed il rispetto dei diritti dei lavoratori, per denunciare le pratiche del caporalato e contro ogni forma di sfruttamento o illegalità diffusa nel mondo del lavoro. Il Pd chiede che le Istituzioni e le forze politiche, si stringano unitamente per contrastare tali fenomeni, che hanno una matrice e legami con organizzazioni di tipo criminale”.

“Un atto gravissimo da respingere con forza – ha invece commentato Annalisa Nocentini, segretario generale Uil Toscana -. Non c’è spazio per coloro che vorrebbero intimidire il sindacato con gesti violenti e minacce. La nostra piena e totale solidarietà va a Massimo Braccini e a tutta la Fiom Toscana”.

La segreteria del Pd Versilia esprime la propria solidarietà al segretario della Fiom regionale, Massimo Braccini, di origini versiliesi, e condanna fermamente il grave atto di intimidazione alla sua persona: “Auspicando che gli inquirenti pervengano prontamente all’identificazione dell’autore o degli autori dell’esecrabile gesto, riafferma la propria vicinanza alle battaglie delle organizzazioni sindacali per la tutela ed il rispetto dei diritti dei lavoratori, per denunciare le pratiche del caporalato e contro ogni forma di sfruttamento o illegalità diffusa nel mondo del lavoro. Il Pd chiede che le istituzioni e le forze politiche, si stringano unitamente per contrastare tali fenomeni, che hanno una matrice e legami con organizzazioni di tipo criminale”.

“Un atto estremamente grave e da condannare con fermezza”. 
Con queste parole il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini esprime a nome di tutto il movimento cooperativo toscano aderente a Legacoop la propria solidarietà al sindacalista.
“La fase che stiamo attraversando è difficile per l’economia e per il lavoro – sottolinea Negrini – ed è fondamentale rimanere solidali e andare tutti nella stessa direzione, condannando sempre ogni forma di violenza. Speriamo che i responsabili siano presto individuati”.