Morto alla soglia dei 100 anni il partigiano Luciano Caselli

Il cordoglio dell’Anpi: aveva assistito all’esecuzione in strada del leader dei Gap Luciano Bartolozzi
Lutto nel mondo dell’Anpi per la morte del partigiano Luciano Caselli.
Caselli era nato a Pisa 12 maggio 1921 e avrebbe compiuto cento anni il prossimo anno.
Luciano Caselli ha preso parte attiva nella Resistenza a Lucca. Lui stesso aveva più volte raccontato i momenti dell’azione in cui era stato ucciso il suo grande amico e compagno di lotta, il partigiano Roberto Bartolozzi. Raccontava con precisione, con attenzione ai dettagli; in questo modo ripercorreva tutta la vicenda che terminò con lo spargimento di sangue, per le strade della città, dell’esponente più rappresentativo dei Gap, il suo amico Roberto Bartolozzi.
“Caselli e Bartolozzi – ricorda l’Anpi di Lucca – erano uomini dotati di grande valore e coraggio, disposti al sacrificio pur di lottare e combattere il regime fascista. Ed è stato solo per fortuna, cioè per essere uscito da un portone anziché dall’altro, di quel palazzo Minutoli, sede della Teti, dove entrambi lavoravano, che Luciano ebbe salva la vita; ebbe così la possibilità di vedere realizzarsi il sogno di un’Italia nuova, democratica e libera. Un sogno che aveva meritato, secondo lui, di mettere a repentaglio la vita stessa. La vita di un giovane poco più che ventenne. La Resistenza è stata il perno morale e ideale di una lotta che ha messo nelle mani degli Italiani il proprio destino; è stata l’assenso al sacrificio pur di riaffermare i valori della vita, della libertà, della democrazia. Luciano Caselli ne è stato un protagonista”.
L’ultimo saluto a Luciano Caselli avverrà domani (24 dicembre) alle 15 all’obitorio e poi al cimitero dell’Arancio.