Cadaveri a pezzi nelle valigie, Elona Kalesha resta in cella

Il tribunale del riesame di Firenze ha sciolto la riserva e ha rigettato l’istanza di scarcerazione
Resta in cella Elona Kalesha, la 36enne albanese, ex del figlio dei coniugi uccisi e fatti pezzi, i cui resti sono stati ritrovati in quattro valigie nel terreno tra Sollicciano e la FiPiLi.
Il tribunale del riesame di Firenze ha sciolto la riserva e ha rigettato l’istanza di scarcerazione presentata dai legali della donna, detenuta dal 22 dicembre scorso con l’accusa di duplice omicidio, occultamento e vilipendio dei cadaveri dei coniugi albanesi Shpetim e Tauta Pasho.
All’udienza dell’8 gennaio scorso, davanti al collegio presieduto dal giudice Anna Liguori, i legali della 36enne, avvocati Federico Febbo e Antonio D’Orzi, aveva evidenziato l’assenza di prove e indizi tali da motivare la carcerazione.
Il pm Ornella Galeotti ha prodotto nuovi documenti processuali, tra cui le intercettazioni di telefonate fatte dalla donna quando ancora non sapeva di essere finita nel registro degli indagati