Scatta una foto durante un rapporto intimo e estorce denaro all’amante: arrestata

I due si erano conosciuti per lavoro, poi era nata una relazione
Estorsione a sfondo sessuale a Venturina, vittima un 65enne: la polizia di Piombino arresta una donna di 45 anni
I due si erano conosciuti qualche settimana prima, per motivi di lavoro, e dopo qualche giorno era nata una relazionesentimentale.
Nel corso di uno di questi incontri, la donna dopo aver scattato una foto all’uomo nel corso di un rapporto intimo, ha iniziato a ricattarlo di pubblicare la foto e di rivelare la relazione alla moglie di lui, se l’uomo non le avesse dato il denaro che richiedeva. Per l’uomo è cominciato un vero e proprio incubo.
La sextorsion ha avuto prima ad oggetto la consegna di una piccola somma, poco meno di 100 euro; poi, quella di una somma ben più elevata, ovvero 2mila. A quest’ultima, l’estorto ha ceduto solo in parte, consegnando 500 euro, e rimandando la consegna dei successivi mille e 500 ad altro momento.
Il malcapitato, a questo punto, ha deciso di rivolgersi al suo avvocato per chiedere consigli sul da farsi. Il legale non ha avuto esitazioni ed ha consigliato al suo assistito di denunciare immediatamente l’estorsione alla olizia di Stato.
Nel frattempo, le insistenze della donna si sono fatte tali da spingerla addirittura a raggiungere telefonicamente lo stesso avvocato dell’uomo, intimando anche a lui di convincere il suo cliente a consegnare il restante denaro, pena l’immediata pubblicazione della foto e la diffusione della stessa nei luoghi frequentati dall’uomo.
Nel giorno e nel luogo convenuto per la consegna, però, per l’autrice dell’estorsione vi è stata un’inaspettata sorpresa: ricevuto dall’uomo il denaro estortogli, entrava in azione la squadra anticrimine del commissariato di Piombino che ha immediatamente arrestto la donna, rinvenendo nella sua disponibilità il denaro illecitamente ottenuto, sequestrato e riconsegnato all’avente diritto.
La donna si trova ora ai domiciliari, con tanto di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa ed il divieto di comunicazione con qualsiasi mezzo con l’uomo, vittima del reato.