Coltelli: “Puglia non torna in Consiglio a Vagli, è interdetto dai pubblici uffici”

6 febbraio 2021 | 17:19
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Coltelli: “Puglia non torna in Consiglio a Vagli, è interdetto dai pubblici uffici”

Per il leader dell’opposizione le affermazioni del sindaco Lodovici sono false: “Mi meraviglio che, da indagato, si presti a giochetti del genere”

Rientro di Mario Puglia in consiglio comunale, per il leader dell’opposizione, Mario Coltelli, non è così.

“Credo proprio – dice – che sia difficile a meno che la Cassazione non abbia revocato l’ordinanza del tribunale del riesame di Firenze, e se così fosse esorto il sindaco a pubblicarla immediatamente sull’albo on line del Comune”.

“Ma facciamo – dice – un po’ di chiarezza e di cronistoria sulla vicenda: il 16 Dicembre Mario Puglia viene arrestato a seguito dell’inchiesta della procura di Lucca sull’operazione denominata Sistema Vagli, dove lo stesso viene accusato di gravi reati che vanno dalla turbativa d’asta alla truffa, al peculato fino all’associazione a delinquere. A seguito di ciò nei confronti dell’ ndagato Puglia viene emessa la misura cautelare degli arresti domiciliari da scontare presso la propria residenza. In data 19 dicembre viene estromesso dalla carica di consigliere comunale e vicesindaco in osservanza del decreto legislativo 31 dicembre 2012 numero 235 meglio conosciuto come Legge Severino. In data 4 gennaio il tribunale del riesame di Firenze emette un dispositivo di ordinanza depositato in cancelleria il 7 gennaio e pubblicato nell’albo on line del Comune di Vagli Sotto, nel quale testualmente si dice “riforma l’ordinanza emessa in data 11 dicembre dal Gip presso il tribunale di Lucca, e per l’effetto sostituisce alla misura cautelare degli arresti domiciliari applicata nei confronti di Puglia la misura della sospensione dall’esercizio di ogni pubblico ufficio (articolo 289 codice di procedura penale) per la dura di anni uno”. Insomma per dirla in parole povere viene interdetto dai pubblici uffici per un anno, quindi una interdizione temporanea”.

“Ora che dire – commenta- È pacifico che la legge Severino viene a decadere con il decadere degli arresti domiciliari, ma la misura di interdizione della sospensione dai pubblici uffici, non dipende più dalla stessa legge Severino, ma da una misura giurisdizionale emessa dal tribunale del riesame di Firenze che peraltro aveva confermato in pieno il piano accusatorio del Pm. Quindi quella misura può essere revocata dalla Cassazione e non dalla prefettura come qualcuno forse ha inteso o meglio furbescamente ha voluto far intendere”.

Come può un sindaco leggere tali affermazioni in un consiglio comunale? – dice Coltelli –  E ancora, come può un segretario comunale ascoltare senza dire perlomeno: “si fermi sta dicendo delle cose inesatte”? Tutte domande che mi pongo e alla quale trovo queste risposte: il segretario comunale visto che nel Comune di Vagli Sotto se ne cambia uno ogni Consigli, neanche sapeva di quelle che si trattava, mi meraviglio invece del sindaco Lodovici che a questo punto dopo essere indagato per reati gravissimi che arrivano fino all’associazione a delinquere si presta anche a giochini del genere. Ma mi rendo consto che un sindaco eletto mentre era in Brasile, che ha inviato tutte le deleghe possibili al vicesindaco via Pec, che purtroppo, e dico purtroppo, poco e niente conosce la macchina amministrativa, a questo punto si scopre anche incompetente in materia, altrimenti non avrebbe mai letto quel documento in consiglio comunale durante uno dei momenti più alti della vita amministrativa e istituzionale di un Comune”.

“Per quanto riguarda i miei cittadini – conclude – li esorto a non credere a certe notizie. Purtroppo la situazione è molto più grave di quello che si pensa non solo per il Comune ma anche per altre situazioni e ve lo dice uno che da due anni a questa parte sta lottando per voi e penso di avervelo dimostrato”.