Caso Pantaleoni, incarico al perito per trascrivere le intercettazioni

Il processo all’ex comandante ad interim della Polstrada di Viareggio e aggregato a Montecatini Terme entra nel vivo
Nuova udienza questa mattina (9 febbraio ) per Gianluca Pantaleoni, l’ispettore di polizia arrestato dalla Mobile pistoiese a dicembre 2019, tuttora ai domiciliari dopo che il tribunale del riesame ha respinto la richiesta della difesa di rimetterlo in libertà. Respinta anche la richiesta del legale del poliziotto, avvocato Giovanni Cantelli, di trasferire il processo a Lucca.
Pantaleoni, rinviato a giudizio, deve rispondere delle accuse mosse dalla procura di corruzione, truffa, traffico di influenze illecite, riciclaggio, e circonvenzione di incapace, verrà giudicato a Pistoia.
Il processo, da oggi, è entrato nel vivo, con la fase dibattimentale. “E’ stato dato l’incarico al perito – spiega a Lucca in Diretta l’avvocato Cantelli, che oggi in udienza è stato sostituito dal figlio, Michele Cantelli – per la trascrizione delle intercettazioni indicate dalla procura e dalla difesa”.
Pantaleoni, ex comandante ad interim della Polstrada di Viareggio, aggregato alla sezione di Montecatini Terme ma a tutt’oggi in forza al comando lucchese, era finito nel mirino dalla squadra mobile di Pistoia dopo una segnalazione di anomali giri di denaro, 900mila euro in tre anni, sui suoi conti correnti. Denaro che gli sarebbe servito per giocare d’azzardo, in preda a ludopatia, e che, secondo l’accusa, lo avrebbe portato anche a ricevere soldi da malavitosi, in cambio di favori, e a circuire una donna ipovedente di Pisa che innamorata pazza gli avrebbe consegnato quasi 200mila euro.