Cade dalla scala per sistemare la tettoia dell’oratorio, muore ex operaio: tragedia a Nave



Per la vittima, un uomo di 62 anni, non c’è stato niente da fare. Era un membro attivo della parrocchia
Era ormai quasi salito sulla tettoia di fronte all’ingresso dell’oratorio San Matteo di Nave, ma la scala ha ceduto e lui è caduto all’indietro. Un volo di appena un metro, che però gli è stato, drammaticamente, fatale. Leo Martinelli, ex operaio di cartiera, 62 anni, di Nave, dava da tempo come poteva il suo aiuto all’oratorio della chiesa. Membro attivo della comunità parrocchiale, anche oggi (13 febbraio) si era offerto di sistemare la guaina e le tegole messe fuori posto dal vento forte. Così aveva portato da casa – nelle vicinanze di via della Chiesa XI dove è avvenuto l’irreparabile – una scala.
Ci è salito sopra, arrivando quasi all’altezza della copertura da sistema ma poi – saranno gli accertamenti della polizia a stabilirlo – è scivolato. Ha perso l’equilibrio ed è caduto nel vuoto, battendo la testa sul selciato. Un impatto mortale, che non gli ha lasciato scampo.
L’allarme è stato dato da altri parrocchiano attorno alle 15,10. La centrale operativa del 118 ha inviato sul posto ambulanza e automedica. Ai sanitari le condizioni del pensionato sono apparse subito disperate. E’ stato fatto levare in volo l’elisoccorso Pegaso ma il suo intervento è risultato purtroppo inutile. Per Leo Martinelli non c’era più niente da fare.
Anche il parroco, don Claudio, sacerdote della chiesa di Nave da circa un anno e mezzo, è incredulo: “Non sappiamo come sia accaduto, siamo tutti sconvolti. Leo dava sempre una mano, come volontario, ogni volta che poteva”, sussurra mente si trova qualche ora dopo in questura a spiegare il suo racconto.
Difficile trovare le parole per descrivere il dolore provato da tanti parrocchiani che amavano Leo, e dalla sua famiglia: dalla moglie e dai figli, che lascia nello strazio in modo così improvviso. Sul posto gli agenti della polizia hanno ascoltato i testimoni e svolto gli accertamenti del caso. Una tragica fatalità, secondo gli inquirenti, ha provocato la morte del parrocchiano.
Molto conosciuto in paese, era il fratello di Paolo, titolare dell’omonima società di autotrasporti che ha sede a pochi metri dal luogo della disgrazia. Anche lui come gli altri familiari è accorso, sentendo gridare la gente in strada. Purtroppo per Leo è stato tutto inutile: è morto sul colpo.
Cordoglio arriva anche dalla diocesi di Lucca. “Ho appreso con estremo dolore la notizia dell’incidente mortale occorso al signor Leo Martinelli nell’oratorio di Nave- afferma il vescovo Paolo Giulietti -. Manifesto il mio cordoglio ai familiari, colpiti dalla perdita improvvisa di una persona cara e generosa. Sono vicino anche alla comunità parrocchiale, per la quale il signor Martinelli si prestava a numerosi servizi, e al caro don Claudio Ticcioni. In attesa che si chiarisca la dinamica dei fatti, invito tutti alla preghiera, perché non prevalgano disperazione e sfiducia: Leo è morto portando nel cuore il desiderio di operare il bene, di servire i fratelli, soprattutto i piccoli dell’oratorio; lo crediamo nell’abbraccio del Padre. Invito le centinaia di animatori e volontari dei nostri oratori a ricordarlo domani nella Messa. A tutti ripeto l’esortazione di San Paolo: “Non lasciamoci scoraggiare nel fare il bene”.