Covid19, Toscana per un’altra settimana in zona arancione. Rebus scuole, “rischia” la Versilia

Nelle prossime ore attese le decisioni del comitato regionale sulla base dei dati del contagio
La Toscana rimane in zona arancione per un’altra settimana. I dati presi in esame che segnalano un Rt a 1,18 consentono ancora di evitare il lockdown, ma probabilmente dal 15 marzo scatterà la zona rossa, se la situazione non migliorerà.
Questione aperta, che si dipanerà in giornata, quella delle scuole: in provincia di Lucca dovrebbero rimanere tutte aperte anche la prossima settimana, ma molto dipende dalle decisioni della Regione e soprattutto se si analizzeranno i dati a livello provinciale, oppure se il territorio sarà diviso nei tre comprensori: Piana, Valle del Serchio e Versilia. Le prime due zone non rischiano lo stop alle lezioni in presenza, mentre più delicata è la questione della Versilia.
E’ quanto prefigura il presidente della Provincia, Luca Menesini, in attesa comunque delle decisioni ufficiali: “In provincia di Lucca, per la settimana 8-14 marzo, ci sono buone possibilità che le scuole restino aperte, se il Ministero della salute stasera conferma la Toscana in zona arancione per un’altra settimana. Lo dico in base ai dati: con i nuovi positivi di oggi (152) la nostra provincia ha un tasso di positivi nell’ultima settimana pari a 231 casi ogni 100.000 abitanti. Quindi sotto i 250 casi. La decisione spetta al nuovo comitato creato dalla Regione Toscana, che si riunirà stasera alle 17 e pertanto dobbiamo attendere il tardo pomeriggio per avere certezza. Più che altro, il comitato stasera dovrà decidere se valutare il dato provinciale nel suo complesso che è appunto sotto i 250 casi ogni 100.000 abitanti o se invece dividerá la provincia per aree, ovvero Piana di Lucca, Valle del Serchio e Versilia. Se decidesse di separare le aree, la Piana di Lucca e la Valle del Serchio resterebbero anche singolarmente sotto la soglia di tasso dei 250 casi ogni 100.000 abitanti e pertanto non a rischio chiusura delle scuole, mentre la Versilia vedrebbe una situazione più complessa come sottolineato da alcuni sindaci versiliesi”.