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Covid19, sarà una Pasqua “blindata”: zona rossa in tutto il Paese. Stretta anche per le aree arancioni

12 marzo 2021 | 11:52
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Covid19, sarà una Pasqua “blindata”: zona rossa in tutto il Paese. Stretta anche per le aree arancioni

Le limitazioni più stringenti scatteranno automaticamente con 250 contagi ogni 100mila abitanti. Menesini: “Urgente il decreto sostegno”

Sarà una Pasqua in zona rossa per tutta Italia. Dal 3 al 6 aprile, infatti, l’intero Paese sarà in zona rossa. E’ quanto previsto dalla bozza del nuovo decreto che il governo sta definendo in un incontro in videoconferenza con le Regioni.

Si va, insomma, verso una ulteriore stretta. In zona rossa non saranno consentite visite a parenti e ad amici e l’area con restrizioni più stringenti potrà scattare su base locale e in modo automatico alla presenza di 250 contagi settimanali su 100mila abitanti.

Nel dettaglio, il fine settimana di Pasqua e Pasquetta tutta Italia è zona rossa (sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 aprile). In quel fine settimana sarà autorizzato ricevere al massimo la visita di 2 persone e di spostarsi, all’interno della propria regione, al massimo in 2 (minori di 14 anni e persone con disabilità escluse dal conteggio) per andare in una unica casa nell’arco della giornata, dalle 5 alle 22;

Da lunedì (15 marzo) fino al 6 aprile scompare la “zona gialla”: con ordinanza del Ministro della Salute, le poche regioni oggi ancora in zona gialle entrano in zona arancione automaticamente;

Sempre da lunedì 15 diventerà automatico per una regione entrare in zona rossa se avrà un tasso settimanale di positivi superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti; l’obbligo di zona rossa a livello provinciale o comunale invece non c’è. Il dl lascia discrezionalità al presidente di Regione.

In zona rossa (eccetto nel fine settimana di Pasqua) è vietato fare visita a qualcuno;  in zona arancione invece è consentito ricevere al massimo la visita di 2 persone e di spostarsi, dentro il proprio comune, al massimo in 2 (minori di 14 anni e persone con disabilità escluse dal conteggio) per andare in una unica casa nell’arco della giornata, dalle 5 alle 22.

“Siamo di nuovo in una situazione molto delicata dal punto di vista della diffusione del Covid”, è il commento del presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini.

“Il mese di marzo – osserva – sarà un mese complesso, in cui bisogna tutti seguire le regole e ridurre al minimo le occasioni di contagio perché gli ospedali stanno raggiungendo numeri significativi di ricoveri.  Dobbiamo spezzare questa crescita costante. Non è esponenziale ma è costante, e pertanto va interrotta.  Dal punto di vista dei vaccini, per ora, si procede a rilento. Ci vuole ancora un po’ di pazienza, la situazione dovrebbe sbloccarsi entro fine mese.  Da sindaco, infine, dico che è urgente il decreto sostengo alle attività e ai professionisti: urgente.
A gennaio il governo Conte ha varato lo scostamento di bilancio e ancora il nuovo Governo non ha fatto il provvedimento. Non va bene, bisogna che da questo punto di vista il Governo corra.  Non si chiedono sacrifici senza fare la propria parte.  Pertanto fate subito il decreto ristori o sostegno come volete chiamarlo: fatelo subito, è urgente”.