Metadone e cocaina a una bimba di 40 giorni che finisce in coma: indagata la giovane madre

16 marzo 2021 | 13:03
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Metadone e cocaina a una bimba di 40 giorni che finisce in coma: indagata la giovane madre

La bambina è stata condotta al pronto soccorso dai genitori e poi trasferita a Pisa dove è stata intubata

Metadone e cocaina nel sangue di una bambina di 40 giorni, denunciata la madre.

I fatti risalgono allo scorso 11 marzo quando al pronto soccorso dell’ospedale di Lucca è arrivata, in coma per arresto respiratorio, una neonata di 40 giorni, accompagnata dai giovani genitori.

I sanitari, vista la gravità della neonata, l’hanno trasferita all’ospedale di Pisa ed hanno acquisito le prime notizie da genitori che riferivano di aver trovato la neonata nel lettino che respirava male. Il giorno dopo la locale squadra mobile, venuta a conoscenza dell’evento, ha avviato la doverosa attività investigativa.

La bimba era intubata e gli esami effettuati non avevano mostrato alterazioni tali da suggerire una possibile causa. Non erano inoltre visibili elementi riconducibili a possibili eventi traumatici. A seguito degli accertamenti effettuati dagli investigatori, alla neonata sono state effettuate le analisi delle urine alla ricerca di sostanze stupefacenti. Dagli accertamenti è emerso un tasso di metadone pari a 1.644 nanogrammi per millilitro (si è positivi quando il dato è superiore a 100), mentre il tasso di cocaina era di 74 (anche con la cocaina si è positivi quando il dato supera 100).

È apparso evidente, quindi, che a fronte di un dato così elevato alla neonata sia stato somministrato metadone. Inoltre gli accertamenti hanno permesso di apprendere che la mamma non allatta la bambina.

Sulla base degli elementi investigativi è stata denunciata la mamma della neonata (del caso si occupa il pubblico ministero Laura Guidotti della procura di Lucca) che, fortunatamente, grazie alle cure dei medici, è tornata a respirare da sola anche se ha necessità di ulteriori accertamenti neurologici.