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Vaccini, in troppi sul portale ed il sito va in crash: la rabbia dei lucchesi con patologie gravi

24 marzo 2021 | 13:10
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Vaccini, in troppi sul portale ed il sito va in crash: la rabbia dei lucchesi con patologie gravi

Intanto la caccia ad un posto libero disponibiile prosegue ancora oggi

In migliaia collegati al portale della Regione Toscana: sito in crash, tanta attesa e dosi dei vaccini terminate in poche decine di minuti. 

Tanta la rabbia dei cittadini lucchesi disabili o affetti da gravi patologie che oggi si sfogano sui social dopo l’sms dell’Usl di ieri sera: il messaggio – arrivato qualche minuto prima delle 19 – comunicava l’apertura del portale per poter prenotare la dose del vaccino anti-covid dedicato alle persone estremamente vulnerabili. Circa una decina di giorni fa, infatti, le persone “fragili” hanno potuto registrarsi sul portale della Regione in attesa della comunicazione arrivata ieri sera.

In pochissimi, però, sono riusciti a prenotare il vaccino: a Lucca era disponibile una sola sede (l’ospedale Campo di Marte) e le date disponibili per poter prenotare il vaccino erano solo quattro. “Io e mia moglie siamo affetti da patologie croniche e per tanto soggetti ritenuti estremamente fragili alle conseguenze covid – scrive il signor Stefano su un noto gruppo Facebook della nostra città – Dopo l’iscrizione al portale web avvenuta circa 15 giorni fa, ieri sera a un quarto alle sette è arrivato un messaggino che chiedeva di collegarsi per la prenotazione all’inoculazione del vaccino a partire dalle 19. Bene. Provo, riprovo, riprovo svariate volte… impossibile arrivare al termine della procedura probabilmente per il sovraccarico del portale preso d’assalto dagli aventi diritto: morale dopo neanche un’ora non c’erano più vaccini disponibili, esauriti”.

C’è chi è riuscito addirittura a prenotare giorno e orario ma poi il sito si è bloccato pochi istanti prima che arrivasse la notifica dell’avvenuta registrazione: “Ora vorrei dire due cose – leggiamo – a parte la lungaggine del percorso web e la maledizione del click day, abitudine concettuale putrida italiana, dico: ma se mi sono già prenotato indicando per filo e per segno le mie patologie, la sanità ha controllato la mia posizione, sa di dove sono, qual è la struttura ospedaliera che mi segue e mi consegna un numero di codice personale di prenotazione, per quale motivo mi deve costringere di nuovo a rifare una procedura di prenotazione per l’appuntamento con modalità click day? Non potrebbero eseguire le prestazioni mediche sul numero di codice nominativo attribuito all’avente diritto? Mi parrebbe logico, non fatuale, coerente con una lista di prenotazioni personali già lavorare e stabilite… e invece niente… click day… caos… chi arriva prima vince…. Bravi 7+”.

E le lamentele continuano: “Non sarebbe più facile controllare, tramite il sistema sanitario, oppure tramite l’elenco delle “categorie protette”, fra virgolette perché di protezione non ne hanno molta, i soggetti da convocare per primi? Se poi questa registrazione deve farla una persona che non ha praticità con la tecnologia, cosa fa, resta senza vaccino?”.

Tanti infatti gli anziani che hanno dovuto chiedere aiuto ai familiari per poter procedere online con la prenotazione del vaccino. 

Ad alzare la voce anche la consigliera regionale della Lega, Elisa Montemagni: “In apertura dei lavori d’Aula del Consiglio regionale ho voluto espressamente chiamare in causa il presidente Giani, chiedendo il perché della falsa partenza relativa alla prenotazione online della vaccinazione per le persone estremamente vulnerabili. Abbiamo voluto dare voce ai tantissimi cittadini che, nella serata di ieri, non hanno potuto accedere al portale, nonostante vari ed affannosi tentativi”.

“Anche la frase sibillina: Si è verificato un problema, ma non è colpa sua – precisa l’esponente leghista – ci pare decisamente fuori luogo ed anche poco rispettosa degli stessi utenti. Non ci pare, altresì, come candidamente ammesso dal presidente, che sia sufficiente la giustificazione di avere poche dosi a disposizione del farmaco Moderna, rispetto alle normali esigenze. Tra l’altro, non riconoscere quello che è accaduto nella serata di ieri, come un qualcosa da correggere, non è certo sinonimo di buona politica. La macchina organizzativa in Toscana continua a fare acqua da tutte le parti e ci chiediamo, a questo punto, se Giani abbia veramente fatto il massimo, affinchè nella nostra regione veinissero destinate un numero adeguato di dosi vaccinali. Smettiamola, dunque – conclude Montemagni – di autoelogiarsi, ma dialoghiamo maggiormente con i nostri corregionali che, giorno dopo giorno, oltre che spaventati dal virus, sono anche disorientati ed indignati da questo inaccettabile stato di cose”.

Tante anche le lamentele dei cittadini ricevute in queste ore dal consigliere regionale Vittorio Fantozzi e da tutto il gruppo di Fratelli d’Italia: “Un po’ da ogni parte della Toscana – spiega – ma in particolare dalla provincia di Lucca, ci stanno giungendo segnalazioni di persone arrabbiate e disperate. Sono persone che stanno tentando di prenotarsi per la vaccinazione anti-Covid e si scontrano con un sito di prenotazioni che non funziona: il sito o non ti fa accedere oppure, dopo passaggi che durano anche delle ore, ti impedisce di completare il percorso. La vaccinazione non può trasformarsi in un clik day, la corsa al vaccino non è accettabile, i sieri devono essere garantiti a tutti. A rimetterci sono, soprattutto, gli anziani e le persone più fragili, che avrebbero più bisogno di vaccinarsi. Ma, ahinoi, vivono in una Regione che in Italia li vaccina di meno. Risultano stridenti i proclami del passato e poco credibili le promesse di Giani e Bezzini di 50mila vaccini entro Pasqua”.

“Sul fronte delle prenotazioni per la vaccinazione anti-Covid si registra l’ennesimo disastro targato Pd – aggiunge Riccardo Giannoni, Consigliere provinciale di Lucca – Non solo la nostra regione continua a segnare pessime percentuali in termini di over 80 vaccinati, ora anche il caos prenotazioni con un portale che fa acqua da tutte le parti. Per uscire dalla pandemia è fondamentale l’efficienza della risposta in termini organizzativi da parte della pubblica amministrazione. Il malgoverno di 50 anni della Sinistra toscana peserà sulla velocità e capacità di ripresa dei nostri territori”.

“Siamo davanti alla fotografia del fallimento della gestione della crisi sanitaria – spiega Marco Martinelli, capogruppo FdI in Consiglio comunale a Lucca. A rimetterci sono in particolare le persone fragili e anziane che non riescono a completare la prenotazione. Serve una semplificazione e puntare, come ha richiesto la Presidente Giorgia Meloni, sulla vaccinazione a domicilio”.

“E’ un’odissea cercare di prenotarsi sul portale regionale per i vaccini alle persone fragili – incalza Roberto Tamagnini, consigliere di maggioranza del Comune di Castiglione di Garfagnana – Il sito è andato in tilt a più riprese, e quando, poi, è tornato online i posti disponibili in Toscana erano già tutti esauriti. Non si può continuare a trincerarsi dietro l’alibi dei vaccini che non arrivano quando le poche dosi a disposizione vengono, in pratica, distribuite al primo che riesce a prenotarsi. Non è semplicemente accettabile”.

“Troppa confusione, famiglie e disabili sono alle prese con un’odissea quotidiana nel tentativo di prenotarsi su complicatissimi portali online. Le persone non sanno cosa fare. Si naviga a vista su un passaggio vitale per uscire da questa pandemia” attacca anche Matteo Petrini, consigliere comunale di Capannori.

Una nota arriva anche da Silvia Noferi, consigliera regionale del Movimento cinque stelle: “La Regione Toscana – scrive – è nelle ultime posizioni nella classifica nazionale delle vaccinazioni degli ultra-ottantenni, ma per le altre categorie (avvocati a parte) è ancora peggio. La verità – sostiene  – è che i cittadini non sanno dove, quando, come e chi verrà vaccinato. I medici di famiglia non forniscono informazioni ai pazienti, le associazioni che assistono i malati oncologici non sanno come e quando verranno trattati i loro pazienti, il sito Prenota Vaccini ha riportato per giorni il blocco per le nuove prenotazioni in attesa di recuperare le vaccinazioni saltate per il fermo di AstraZeneca, i registrati tra le categorie dei vulnerabili non hanno un appuntamento né sanno come e da chi verranno contattate”.

“Ai medici di medicina generale che hanno aderito alla campagna di vaccinazione – prosegue – è stato richiesto per ogni dose inoculata, sia per la prima che per i richiami, di dover interagire con ben 3 diversi applicativi informatici in maniera indipendente: ‘Agenda’ per la prenotazione dei pazienti, la richiesta delle fiale dalle Farmacie e l’annotazione delle vaccinazioni fatte, “Sispc’ per la registrazione delle vaccinazioni eseguite e la ‘Cartella digitale elettronica’. Gli applicativi non dialogano l’uno con l’altro e rendono un lavoro già di per sé complesso, ancora più lungo e farraginoso. Ieri in aula – prosegue la consigliera – nella veloce lettura, al limite del comprensibile, del solito memorandum, l’assessore Bezzini ha dichiarato che gli ultra-ottantenni verranno vaccinati tutti entro il prossimo 25 aprile a costo di far vaccinare anche sabato e domenica dai medici di famiglia. Che risultato! Manca ancora un mese. Le opposizioni sono state finora fin troppo responsabili per non aver alzato la voce di fronte ai troppi intoppi, rallentamenti, disorganizzazioni della campagna vaccinale e le mozioni che ad ottobre, noi del M5s, avevamo presentato per suggerire e rimarcare alcune criticità che sarebbero emerse con la campagna di vaccinazione di massa, sono state bocciate senza tanti scrupoli, segno evidente che pensavano di saper già come fare. Il senso di responsabilità ci impone oggi di far presente a tutti, prima che sia troppo tardi, le nostre preoccupazioni per come viene gestita l’organizzazione della vaccinazione di massa, che è molto peggio di come non fu gestito il tracciamento dei contagi durante la seconda ondata ad ottobre 2020″.

“Comprendiamo – scrive – che il problema maggiore riguardi la carenza del numero di dosi dei vaccini, ma a maggior ragione, dato l’esiguo quantitativo a disposizione, rimane ingiustificabile come siano state gestite le liste delle ‘riserve’ che hanno portato a beneficiare dei vaccini persone in perfetto stato di salute, come anche la decisione di dare priorità ad alcune categorie, gli avvocati prima che i volontari delle Misericordie o altri soggetti ad alto rischio, per esempio. In questo disarmante disastro che ci colloca agli ultimi posti nella classifica nazionale per il numero di somministrazioni effettuate, la cosa più stupefacente è che non esista una adeguata informazione ai cittadini: si brancola nel buio. Per la giunta della Regione Toscana è più facile nascondere i problemi sotto il tappeto anziché affrontarli rassicurando la popolazione con cronoprogrammi definiti e chiari. Il problema è grave – conclude Noferi – rischiamo che tutta la Toscana venga retrocessa in zona rossa; gli ospedali sono pieni e noi stiamo assistendo al solito pasticcio all’italiana, fatto di improvvisazione, reticenze, furbetti saltafila, categorie che rivendicano la necessità di essere vaccinate prima delle altre… insomma, una vergognosa drammatizzazione alla Speriamo che me la cavo”.

L’ennesimo giorno infernale per le prenotazioni dei vaccini anche in Versilia: “La giornata di ieri – spiegano  Claudia Bonuccelli, del Direttivo Fratelli d’Italia di Camaioree Marco Dondolini, consigliere comunale di Viareggio –ha confermato un dato di fatto: l’approssimazione e l’inefficienza del sistema di prenotazione vaccini in Toscana. Comunicazioni sulle aperture delle categorie che arrivano dieci minuti prima, sito che immediatamente si blocca, sistema farraginoso che impedisce a chi non ha dimestichezza con il mezzo informatico di accedere alle prenotazioni. È inammissibile che una persona anziana o con gravi patologie debba stare un giorno intero, e magari infruttuosamente, davanti a uno schermo incrociando le dita perché sia la volta buona. I tempi sono troppo lunghi e a rimetterci sono le persone più fragili, ogni giorno di malfunzionamento è davvero un rischio troppo grande per la comunità. Ma davvero si vuol far dipendere la salute dei toscani dal funzionamento di un sito internet?”.

Intanto la caccia ad un posto libero disponibile prosegue ancora oggi….