Trasformano un appartamento in città nella centrale dello spaccio: tre giovani studenti in manette



Sequestrati 700 grammi di marijuana e 1.600 euro nell’immobile preso in affitto in centro
Tre giovani studenti di 20 anni gestivano un giro di spaccio al dettaglio in centro storico a Lucca, sfruttando perfino la pandemia per affittare un appartamento nel cuore cittadino e ricevere i clienti mentre seguivano le lezioni a distanza di un istituto tecnico cittadino.
Il giro è stato smascherato dai carabinieri che nel pomeriggio di ieri (25 marzo) hanno arrestato i tre 20 anni con un grande quantitativo di droga. I tre amici, che in questo periodo non frequentano le lezioni in aula a causa dell’emergenza epidemiologica, secondo quanto ricostruito dai carabineiri, avevano da poco tempo preso in affitto un’abitazione nel centro storico, per l’importo non irrisorio di 900 euro mensili, che venivano corrisposti in nero al proprietario, noto imprenditore lucchese.

Nella casa, i tre giovani, senza dimorarvi, avevano allestito una vera centrale dello spaccio, dove provvedevano ad conservare e confezionare lo stupefacente per le successive cessioni al dettaglio. Un’attività secondo quanto ammesso dai tre, che consentiva di guadagnare in pochissimi giorni oltre il doppio del denaro investito.
Nella casa i carabinieri che da tempo monitoravano l’abitazione, hanno recuperato circa 700 grammi di marijuana, in buona parte già confezionata in involucri da pochi grammi, tutto il materiale per il confezionamento e lo spaccio, e la somma di denaro contante di 1600 euro, titenuto recente provento dell’attività. Superiore a 10.000 euro, invece, il valore dello stupefacente pronto per essere immesso sul mercato, che i 3, per la sua particolare ed elevata qualità, arrivano a vendere al dettaglio sino a oltre 20 euro al grammo.
L’immobile è stato sottoposto a sequestro. I 3, tutti incensurati, sono stati ammessi agli arresti domiciliari nell’abitazione dove vivono con i genitori e questa mattina sono comparsi al giudice per il processo. L’arresto è stato convalidato e dopo la richiesta dei termini a difesa il processo è stato rinviato a maggio. Per tutti e tre è stata applicata la misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Lucca con la prescizione di non allontanarsi da casa dalle 22 alle 7.