Trovata morta in casa a 32 anni con una ferita alla gola: si indaga per omicidio
Dramma per una donna di Lucca ad Aosta. L’allarme dato dalla sorella. Acquisite le registrazioni delle telecamere della zona, il coltello rinvenuto nell’abitazione
E’ stata trovata morta in un appartamento di Aosta, nel bagno dell’abitazione, dai vigili del fuoco dopo che la sorella aveva dato l’allarme perché non aveva più notizie della giovane donna e aveva una profonda ferita alla gola. Nessuno dei vicini di casa la vedeva dalla mattinata di ieri (17 aprile) ma nessuno aveva dato peso alla cosa.
La vittima
La vittima è Elena Serban Radula, 32 anni, originaria della Romania ma residente a Lucca. La drammatica scoperta del suo cadavere è stato fatto in un condominio di viale dei Partigiani ad Aosta dove la donna abitava. Gli inquirenti indagano con l’ipotesi di omicidio anche se ci sono alcuni aspetti da chiarire.
L’allarme dalla sorella
L’allarme è partito proprio da Lucca, dove vive la sorella di Elena, Aleksandra. E’ stata lei a rivolgersi alle forze dell’ordine perché non aveva più notizie della sorella da ieri. Così, avrebbe indicato l’appartamento dove viveva attualmente la parente e dove, purtroppo, è stata trovata priva di vita.
Il cadavere nel bagno
In mattinata, dopo essere stati contattati dalla polizia, i vigili del fuoco hanno dovuto forzare la porta dell’appartamento. Sono entrati nell’abitazione, e sulle prime non hanno notato la donna. Il suo corpo privo di vita si trovava in bagno: la donna è stata accoltellata alla gola, forse con una lama di coltello e sarebbe morta dissanguata.
Le indagini
Sono iniziati immediatamente i rilievi degli inquirenti, con l’arrivo della polizia scientifica. Sul posto anche il pm Luca Ceccanti e il procuratore capo di Aosta. Gli investigatori stanno adesso cercando di ricostruire le ultime ore di vita della vittima: acquisite anche le registrazioni delle telecamere che si trovano nella zona dell’appartamento per capire chi possa essere entrato o uscito da quella casa.
Risposte sono attese anche dal primo riscontro del medico legale, che ha terminato l’esame esterno del cadavere di Elena nell’abitazione dove si è consumato il dramma.
Gli inquirenti sono al lavoro per fare luce su alcuni aspetti della tragedia. Primo fra tutti il fatto che il coltello utilizzato è stato trovato nell’abitazione. Un particolare che in un primo momento non aveva fatto escludere nemmeno l’ipotesi del suicidio. Non solo. La porta di ingresso dell’appartamento al primo piano della palazzina di via dei Partigiani è stata trovata chiusa. Per questo è stato necessario aprire una finestra per entrare all’interno.
La vittima
Elena viveva ad Aosta da poco più di un mese. A Lucca si era trasferita per seguire la sua famiglia, la madre e la sorella, che abita in città e con la quale continuava a sentirsi regolarmente. E’ per questo motivo che quando sono venute a mancare le risposte agli sms o alle telefonate, per alcune ore, si è subito preoccupata. E ha dato l’allarme. Purtroppo le ricerche della sorella hanno avuto un drammatico epilogo: era morta nell’alloggio dove viveva, con un fendente alla gola.