Folla di “no mask” in centro e all’ex campo Balilla: in arrivo le denunce e le multe per organizzatori e manifestanti
La questura: manifestazione non autorizzata. Il sindaco: “Hanno sputato sulla libertà duramente conquistata”
Centinaia di persone, accalcate e inneggianti alla “libertà” di non indossare la mascherina, squadernando copie della Costituzione. Una provocazione, secondo le evidenti intenzioni dei manifestanti, andata in scena proprio durante il giorno della Liberazione. Ma il popolo dei “no mask”, come si fanno chiamare, pagherà salata la manifestazione di oggi (25 aprile). Perché per la questura, oltre al mancato rispetto delle norme contro il contagio da coronavirus, sono state compiute altre violazioni. Prima fra tutte il fatto che si è svolta una iniziativa pubblica – alla quale avrebbero partecipato svariate centinaia di persone – non autorizzata.
E’ per questo che nelle prossime ore – come confermato da fonti della questura – scatteranno le denunce. In primo luogo all’indirizzo degli organizzatori della manifestazione di protesta. Le forze dell’ordine hanno identificato decine di persone durante il sit in di protesta che si è svolto a macchia di leopardo in alcune centralissime strade del centro storico, a cominciare da via Santa Croce e piazza Bernardini e la manifestazione che ha avuto il suo culmine all’ex campo Balilla, sugli spalti delle Mura.
Qui, come mostrano le numerose immagini e gli eloquenti video postati sui social network, è stato improvvisato anche un mini corteo, prima che tutti si riversassero nei prati al di sotto delle Mura, senza indossare la mascherina e senza rispettare le regole minime del distanziamento. Certo, in molti hanno spiegato che dopo oltre un anno di restrizioni è giunto il momento di riprendersi i propri spazi. Ed è questo il motivo che li ha portati in piazza. Resta il fatto che la polizia contesterà le sanzioni a molti di loro.
In un momento tanto delicato per l’andamento della pandemia e alla vigilia del ritorno in zona gialla, molti hanno comunque preso le distanze condannando l’iniziativa. Tra questi il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini che ha stigmatizzato l’episodio: “Il 25 aprile – ha scritto in un post su Facebook – si festeggia la Liberazione, compiuta da quelle persone che 76 anni fa decisero di sacrificare se stesse per consegnarci un Paese libero. E se oggi c’è qualcuno che può prendersi la libertà di ritrovarsi all’ex campo Balilla o in piazza Bernardini, ammassati e senza mascherina, è anche grazie a chi 76 anni fa ha perso la vita per un ideale più grande. Sputare sopra questa libertà, mettere a repentaglio la vita altrui ammassandosi a centinaia senza mascherina e urlando contro le forze dell’ordine che erano lì a lavorare, è una violenza insostenibile. Non può esserci libertà senza responsabilità“.