Portale per le domande online in tilt, insegnante precaria fa causa davanti al tribunale del lavoro

Secondo la docente il sistema non le ha riconosciuto i punti acquisiti in anni di insegnamento
Una insegnante precaria promuove una causa al tribunale del lavoro contro l’ufficio scolastico provinciale di Lucca, per un errato conteggio dei punteggi riportati dalla docente, nelle graduatorie per le supplenze in provincia. Il problema è scattato tuttavia a monte, come si ricapitola nel ricorso presentato dall’insegnante laureata in management dello sport all’università di Firenze, quando la docente si è accinta a caricare la propria domanda di inserimento nelle graduatorie sul portale Polis (Istanze online), che, come noto, ha creato non pochi problemi a livello nazionale.
Secondo quanto ricostruito dalla ricorrente, al momento del primo inserimento il file autogenerato che ricapitolava la sua situazione era errato, non riportando le pregresse esperienze lavorative in diverse scuole della provincia e della Toscana, che avrebbero dovuto farle maturare il relativo punteggio ai fini del posizionamento in graduatoria. Non sarebbe andata così, secondo quanto sostiene la docente. Che in una serie di tentativi successivi, è riuscita per altre 4 volte ad intervenire sul suo profilo sul portale Polis, caricando i file relativi alle supplenze effettuate negli anni. Quando tuttavia si è chiusa la procedura a livello nazionale, l’insegnante ha ricevuto via mail il pdf della sua domanda, dove non erano riportati i punteggi corretti.
Secondo il ricorso, la 44enne avrebbe comunicato l’anomalia all’ufficio scolastico provinciale ma senza risultato, perché ad oggi si trova inserita nelle graduatorie con punteggi che non tengono conto di quelli maturati per aver svolto il suo ruolo di insegnante. Così, vista la situazione, ha presentato ricorso e il tribunale del lavoro ha fissato l’udienza al 23 settembre prossimo.