Rapinò un pizzaiolo all’uscita dal locale, condanna definitiva a tre anni e mezzo

Sentenza confermata dalla Cassazione nei confronti di un 31enne
Negli anni scorsi aveva rapinato un pizzaiolo all’uscita dal locale dove lavorava, un uomo di origini russe condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione in via definitiva. Lo scorso anno la corte d’Appello di Firenze aveva confermato la sentenza del gup di Lucca e nei giorni scorsi la suprema corte di Cassazione ha respinto il suo ricorso condannandolo definitivamente.
Il 31enne aveva anche chiesto il riconoscimento della continuazione del reato (che prevede una pena unica) perché nei giorni successivi alla rapina a Lido di Camaiore aveva messo a segno un altro colpo con le stesse modalità in un parcheggio di una pizzeria di Pisa, per il quale è stato giudicato in un diverso procedimento penale.
Ma per gli ermellini il ricorso è inammissibile e le pene quindi si cumuleranno. Stando alle ricostruzioni degli inquirenti l’imputato avrebbe bloccato la vittima prescelta in un parcheggio adiacente la pizzeria dove aveva appena terminato di lavorare, minacciandolo con un coltello e gli avrebbe prima sottratto portafogli e cellulare e poi lo avrebbe accompagnato al bancomat più vicino per costringerlo a prelevare 150 euro e consegnargliele, sempre dietro minaccia. Queste almeno le risultanze investigative e giudiziarie. Poi sarebbe scappato intimando di non dire una parola sull’accaduto o sarebbe tornato a cercarlo per fargliela pagare. L’uomo invece era immediatamente andato dai carabinieri a denunciare l’accaduto nonostante la paura e lo choc. Proprio dalle riprese delle telecamere del bancomat di un istituto di credito di Lido di Camaiore i carabinieri erano riusciti prima a identificarlo e poi a rintracciarlo per mettergli le manette ai polsi. Ora la condanna definitiva.