È morta Carla Fracci, la regina della danza

Il suo nome è legato a Firenze dove è stata assessora provinciale alla cultura
Il mondo della danza classica a lutto: è morta Carla Fracci.
La nota ballerina si è spenta a Milano a 84 anni, a causa di un tumore che l’aveva colpita già da tempo.
L’étoile della Scala, considerata una delle più grandi ballerine del Novecento, definita dal New York Times la prima ballerina assoluta e eterna fanciulla danzante dal poeta Eugenio Montale, è stata anche assessora provinciale a Firenze quando era presidente Matteo Renzi.
Carla Fracci aveva iniziato a studiare danza, alla scuola del teatro della Scala, quando aveva solo dieci anni. Poi aveva proseguito gli studi a Londra, Parigi e New York.
Tra le sue interpretazioni, resta scolpita nei ricordi di tutti quella di Giselle.
La regina della danza ha ballato con vari ballerini, tra cui Rudolf Nureyev.

A ricordarla a Lucca è l’Associazione Musicale Lucchese. -A esprimere cordoglio per la scomparsa dell’étoile sono il presidente Marco Cattani, il direttore Simone Soldati e tutto il consiglio e comitato artistico. Fracci era infatti un’”amica” di lunga data dell’associazione, per la quale ha rivestito negli ultimi anni il ruolo di testimonial.
Fin dalla fine degli anni Settanta, Fracci aveva partecipato alle manifestazioni organizzate dall’Aml, dando inizio, grazie allo spirito di amicizia e collaborazione con Herbert Handt, a un rapporto che si sarebbe poi solidificato nel tempo. Nel 1979, la sua apparizione al Festival di Marlia, nel parco di Villa Reale, a Marlia. L’anno successivo, ancora a Villa Reale, sulle note della Grande Suite da Romeo e Giulietta di Prokofiev. Nel 1982, fu ancora ospite del Festival, in occasione del 40esimo anniversario dei concerti nelle ville lucchesi, per danzare a Villa Oliva di San Pancrazio. L’ultima sua collaborazione con l’Aml è datata 2006, con il Progetto Don Giovanni, sempre a Villa Oliva.

Il rapporto con l’associazione non si era però esaurito con il ritiro dalle scene, ma anzi era proseguito negli anni diventandone prima socia onoraria e poi, recentemente, testimonial.
“Una grandissima interprete, una persona discreta e gentile. Il suo ricordo rimarrà sempre vivo in noi e in tutti coloro che l’hanno ammirata come ballerina e stimata come persona”, commentano Cattani e Soldati.