Truffatore seriale dovrà restare ai domiciliari almeno fino a settembre 2022

L’imprenditore lucchese aveva chiesto il ricalcolo delle condanne inflitte dal tribunale di sorveglianza. Nel frattempo fioccano altre pene
Truffatore seriale dovrà rimanere ai domiciliari, per motivi di salute, almeno fino a settembre del 2022. Così aveva stabilito la Cassazione nei confronti dell’imprenditore lucchese di 65 anni che aveva proposto ricorso contro il tribunale di sorveglianza che aveva effettuato il conteggio delle diverse condanne nei procedimenti giudiziari a suo carico. Ma sempre nei giorni scorsi altre due sentenze definitive per evasione fiscale e tentata truffa potrebbero aggravare ulteriormente la sua situazione e far aumentare il periodo detentivo.
Valutazioni che spettano sempre al tribunale di sorveglianza. L’uomo era finito il manette circa sette anni fa perchè secondo i giudici lucchesi acquistava merce e macchinari di vario genere e per diverse decine di migliaia di euro senza pagare i fornitori. E poi rivendeva il “bottino” così ottenuto incassandone il profitto a costi zero, guardandosi bene dal presentare le dichiarazioni dei redditi.
Il sospetto degli investigatori delle fiamme gialle era però che l’uomo, lanciatosi anche nel settore edilizio, abbia continuato con le truffe anche dopo il fallimento della sua impresa individuale e prima di finire in manette.
Altre indagini infatti avevano portato, successivamente al suo arresto, ad altri procedimenti penali a suo carico anche in altre città italiane. Le accuse di bancarotta, distrazione di beni, truffa, tentata truffa ed evasione fiscale gli erano costate differenti condanne poi cumulate dal tribunale di sorveglianza per il calcolo della pena definitiva da scontare a cui ora potrebbero sommarsi le ultime recenti condanne degli ermellini.