‘Porcari come Atlanta’, e il rapper di periferia sale alla ribalta sui social

8 giugno 2021 | 16:58
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Tag sui muri e immagini di contestazione e ribellione: violenza gratuita o un fenomeno da interpretare?

Porta il nome di un rapper di Porcari, Mayboy, la sigla che appare sulle mura esterne di Porta San Pietro e che è stata vergata nel weekend in vernice nera.

Imbrattano le Mura con una nuova scritta spray

Il giovane, molto conosciuto fra i suoi coetanei e non solo, è l’autore del pezzo Popolari a Porcari, che ricorre anche nei video dei giovani intenti a ‘taggare’ muri con vernice spray e a svuotare estintori sulla rotonda di accesso al paese e che ha portato il sindaco Fornaciari a presentare una denuncia contro ignoti ai carabinieri.

Giovani e vandali a Porcari, il sindaco fa denuncia ai carabinieri

Ci sarebbe quindi un messaggio di ribellione giovanilista alle spalle di queste espressioni che, non solo a prima vista, possono sembrare aggressive e incitanti alla violenza. Un po’ come nel mondo di certo rap americano, infatti, appaiono raccontate storie di violenza, di sopraffazione, di povertà e… di pistole. Con accenti senza dubbio sopra la righe, ma con dei contenuti che vanno ricontestualizzati anche sulla base del fenomeno che raccontano.

Certo, Porcari non sarà come Atlanta (come recita la canzona) ma un’urgenza di raccontarsi c’è e forse merita anche si essere sì censurata (e punita), ma anche approfondita senza stigmatizzazioni.