Caso Pantaleoni, in udienza la donna presunta vittima del raggiro: “Probabile che rimetta la querela”

9 giugno 2021 | 15:54
Share0
Caso Pantaleoni, in udienza la donna presunta vittima del raggiro: “Probabile che rimetta la querela”

Il legale del poliziotto lucchese arrestato “Nessuna promessa di amore, il mio cliente rifiutò la relazione”

Nuova udienza al tribunale di Pistoia per Gianluca Pantaleoni, l’ispettore della Polstrada di Lucca, distaccato a Montecatini Terme,  arrestato a dicembre di 2 anni fa e ancora ai domiciliari, accusato di vari reati, dal riciclaggio, alla truffa ai danni dello Stato e alla circonvenzione di incapace di una donna pisana, ipovedente, che secondo l’accusa il poliziotto avrebbe ingannato, fingendosi innamorato, per ottenere soldi.

E proprio lei, ieri (8 giugno) ha parlato in aula come parte offesa dinanzi al collegio giudicante presieduto dal giudice Alessandro Buzzegoli.

Il legale di Pantaleoni, l’avvocato Giuseppe Cantelli ha posto molte domande alla presunta vittima della circonvenzione di incapace:Ha avuto un attimo di esitazione quando le ho chiesto se era andata da sola o meno a sporgere querela contro il mio assistito – ha spiegato l’avvocato  – poi ha risposto che è stata accompagnata in questura a Pistoia per farlo”.  La donna, su richiesta del legale di Pantaleoni, ha confermato la querela presentata, non escludendo, però, di rimetterla nel prossimo futuro.

“Era a conoscenza dei problemi economici di Pantaleoni – ha precisato l’avvocato Cantelli –  anche se ha saputo soltanto dopo che erano causati dal gioco d’azzardo. Dei soldi dati al poliziotto, ha spiegato che lui glieli avrebbe resi appena ne era in grado”.

“Nessun fidanzamento o promessa di matrimonio – precisa il legale – la donna si è addirittura arrabbiata quando ha visto che il reato di cui sarebbe stata vittima era diventato circonvenzione di incapace. Lei era interessata a lui, non vi è dubbio, anche oltre l’amicizia, ma l’ispettore della Polstrada mio assistito è sempre stato chiaro: non ha mai voluto una storia d’amore con lei”.

Secondo l’accusa, con prove raccolte durante l’indagine della squadra mobile,all’epoca diretta da Antonio Fusco, Pantaleoni aveva ricevuto numerosi bonifici dalla donna, come caparre per case in vendita.  E il poliziotto, in effetti, aveva concluso tre preliminari. Abitazione fuori regione che hanno fatto insospettire gli inquirenti.