Frode alle Ferrovie, indagato un commercialista lucchese

Avrebbe aiutato 4 imprenditori ad omettere la messa in liquidazione dell’azienda per ottenere l’indennizzo per l’esproprio per il raddoppio
Seicentomila euro, tra immobili, auto, vetture e denaro sui conti corrrenti, sono stati sequestrati dalle fiamme gialle di Pistoia.
Cinque gli indagati, un commercialista lucchese e quattro imprenditori (tre pistoiesi e uno spagnolo) amministratori di una società pistoiese.
L’accusa è di bancarotta fraudolenta e sottrazione al pagamento delle imposte.
Da quanto emerso dall’inchiesta della guardia di finanza i cinque indagati avrebbero cercato di omettere lo stato di fallimento della società e la sua messa in liquidazione per intascare l’indennizzo elargito dalle Ferrovie dello Stato perché l’azienda si trovava nella zona interessata dalle espropriazioni per la realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria Pistoia-Montecatini.