Ecoreati, la provincia di Lucca seconda in Italia per numero di segnalazioni

29 giugno 2021 | 14:54
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Ecoreati, la provincia di Lucca seconda in Italia per numero di segnalazioni

Il quadro allarmante emerge dai dati Istat pubblicati nell’ultimo dossier, aggiornato al 2020

Lucca seconda provincia in Italia per numero di contestazioni in tribunale di reati ambientali, i cosiddetti “ecoreati”. Questo il quadro allarmante che viene fuori dai dati Istat pubblicati nell’ultimo dossier, aggiornato al 2020, su Delitti, imputati e vittime dei reati. La criminalità in Italia attraverso una lettura integrata delle fonti sulla giustizia.

Secondo l’istituto di statistica la provincia con maggiori segnalazioni e procedimenti giudiziari è stata Foggia, seconda Lucca e terza Milano. Questo volume di recente pubblicazione, con un aggiornamento al precedente, analizza la criminalità in Italia secondo una prospettiva multifonte che, grazie all’utilizzo a fini statistici di diverse fonti amministrative di polizia e di giustizia penale, consente una lettura integrata e fortemente articolata di un fenomeno caratterizzato da grande complessità.

Tra i numerosi dati spiccano anche quelli sugli “ecoreati” che dal 2015 sono stati introdotti nel sistema giuridico italiano. “La distribuzione provinciale dei casi in cui è stata contestata una responsabilità all’ente di appartenenza dell’imputato per reato ambientale è molto varia in Italia. Sono poche, infatti (21), le province in cui non si sono registrati casi di responsabilità degli enti per reati ambientali da quando essi sono stati introdotti. Le province maggiormente interessate, invece, nel periodo 2012- 2017, sono risultate: Foggia con 71 casi (di cui 37 nel solo 2017), Lucca con 68 casi (di cui 4 nel 2017), Milano con 53 casi (di cui 26 nel 2017), Potenza 50 (di cui 19 nel 2017)”.

Il decreto legislativo  231 del 2001 disciplina la responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato. L’ente è dichiarato responsabile per i reati commessi, da una persona fisica ad esso collegato funzionalmente, nel suo interesse o vantaggio; sono stati definiti criteri sia soggettivi che riguardano i poteri all’interno dell’ente della persona accusata, sia oggettivi che riguardano carenze di sorveglianza e controllo, attraverso i quali possono applicarsi all’ente le sanzioni amministrative in conseguenza di un reato commesso.

“I reati che possono dar luogo (sono presupposto) a una eventuale responsabilità amministrativa sono solo quelli espressamente elencati nella norma”. I reati ambientali sono stati aggiunti, quali reato presupposto, dal decreto legislativo e sono stati ampliati, nel 2015, a una parte degli “ecoreati”. In particolare, i delitti ambientali che hanno trovato ingresso nel codice penale, attraverso la legge 68/2015 sono inquinamento ambientale (articolo 452 bis), morte o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale (articolo 452 ter), disastro ambientale (articolo 452 quater), inquinamento ambientale e disastro commessi per colpa (articolo 452 quinquies), traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività (articoklo 452 sexies), impedimento del controllo (articolo 452 septies), omessa bonifica (articolo 452 terdecies).

Dati da analizzare e approfondire in molte sedi istituzionali e non di Lucca e provincia.