Dieci anni fa moriva il Cavalier Giuseppe Bertolucci: il ricordo della figlia

2 luglio 2021 | 09:00
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Dieci anni fa moriva il Cavalier Giuseppe Bertolucci: il ricordo della figlia

Prima al comando dei vigili del fuoco di Massa Carrara era diventato funzionario del ministero dell’interno

Ricorre oggi il decimo anniversario della scomparsa del Cavaliere Giuseppe Bertolucci, ex ufficiale dei vigili del fuoco e poi funzionario del ministero dell’interno. Per molti anni aveva prestato servizio al comando provinciale dei vigili del fuoco di Massa Carrara, durante i quali si era distinto per gli interventi di soccorso in occasione dei terremoti del Friuli, nel 1976, e di Campania e Basilicata, nel 1980. Dal 1987 era divenuto funzionario del ministero dell’interno. Per il suo costante e infaticabile impegno al servizio dello Stato, il presidente della Repubblica gli aveva conferito le onorificenze di Cavaliere e di Ufficiale al merito della Repubblica Italiana.

Questo il ricordo della figlia Federica.

2 Luglio 2011 – 2 Luglio 2021

Caro papà,
oggi sono 10 anni senza di te.
Scrivo io, la tua Fedina, questa lettera ma lo faccio a nome di tutti i tuoi figli, Barbara, Giulia e Lorenzo.
Ti confesso che da adolescente qual ero, l’esercizio più difficile è stato passare dal Tu presente al Tu passato perché Tu
eri la parte più vera e bella di Me, di Noi.
E la verità e la bellezza non si dimenticano cambiando un semplice tempo verbale.
Quindi per noi ancora oggi Tu Sei.
Sei tracce colorate, edera che si abbarbica forte ai portoni.
Sei una poesia vissuta, una cantilena felice, un papavero che nasce vermiglio tra le rughe della strada.
Sei le stelle che come àncore in cielo squarciano il blu e portano Luce.
Ti ritroviamo ogni giorno nei sorrisi della gente, in quelle tue fossette che vestivi così bene, che sembrano
pozzanghere dove un arcobaleno mostra se stesso.
Quando sei andato via ci abbiamo rimesso il cuore.
Avremmo voluto accompagnarti nella tua vecchiaia e baciarti le nocche stanche ogni giorno.
Avremmo voluto sederci sul selciato insieme a te e sentire l’aroma di gomme e granoturco. Sarebbe stato bellissimo
anche questo.
Ma la vita ha scelto altro per noi e te.
In questi 10 anni le ore vuote sono andate veloci.
Non sapevamo neppure come sopravvivere a un dolore così assordante e invece sono arrivate 3.650 mattine e
inaspettatamente le abbiamo vissute.
Abbiamo ballato in punta di piedi per le cose belle che sono capitate e in punta di vuoto, impauriti dai soprusi della
vita. Ma sempre inaspettatamente ce l’abbiamo fatta.
Sei andato via velocemente e non abbiamo fatto in tempo a dirti tutto quello che avevamo nel cuore, ma tu sapevi già
tutto.
Il tempo non aiuta, forse aiuta solo ad adattarti.
E aiutano i tuoi abbracci, mamma: grazie per come sei. Grazie, papà, per averla scelta.
Grazie papà per essere il Presente, Passato e Futuro.
Grazie per vestire le nostre giornate di buonumore e di felici risate.
Tu non sei mai andato via, Sei solo un po’ più nascosto.

Tuoi per sempre.