Due cipressi in fiamme in via Marraccini a Porcari, l’ira del sindaco

Disattenzione o atto di vandalismo. Fornaciari: “Anche una cicca gettata fuori dal finestrino è un atto di vandalismo”
Un atto di vandalismo o una disattenzione. Fatto sta che due cipressi lungo via Marraccini a Porcari sono andati in fiamme.
Sul tema interviene il sindaco, Leonardo Fornaciari: “A coloro che, volontariamente o meno, hanno provocato l’incendio di due cipressi di via Marraccini – scrive – chiunque voi siate e qualunque sia la causa di questo gesto, sia essa una cicca gettata o peggio ancora un accendino in mani sbagliate, vi chiedo un attimo di attenzione perché voglio spiegarvi cosa significano per il nostro paese questi cipressi. Essi sono stati messi a dimora dall’amministrazione comunale nel 2005, in occasione della Festa della Primavera, come consegna dell’albero ai bambini nati nell’anno trascorso. L’albero non fu consegnato ma era già stato piantato per fare da filare al viale Marraccini. La scelta fu quella del cipresso, un sempreverde che cresce alto e robusto, pianta della vita, della forza, dell’energia e della bellezza, dal portamento slanciato che va diritto verso l’alto. Essenziale”.
“Quando si pensa alla nostra terra, la Toscana, di solito si raffigura un paesaggio con una strada sinuosa fiancheggiata da cipressi – dice ancora – Ogni albero del viale porta quindi il nome di un bambino/a nato/a a Porcari nell’anno 2003 e 2004 ed è, anche se solo simbolicamente, di “sua” proprietà. L’iniziativa si era ispirata alla poesia Davanti San Guido di Carducci come indicato nel cartello posto all’inizio del viale. Ogni albero è di un bambino o bambina che sono ora maggiorenni o quasi e naturalmente non tutti diventeranno poeti come il Carducci e non parleranno idealmente con i cipressi ma ho la speranza che qualcuno di questi bambini, da grandi divenuti cittadini seri, onesti e responsabili possa ritornare lungo il nostro viale sapendo che un cipresso è “suo””.
“I cipressi di via Marraccini sono patrimonio collettivo – conclude il sindaco – e tutti dobbiamo averne cura. Serve attenzione di tutti. Anche la cicca gettata dal finestrino, con queste temperature, è una azione “vandalica”. Tutto ciò che accade in uno spazio pubblico è come se accadesse a casa nostra. Spieghiamolo e ripetiamolo a costo di diventare noiosi”.