Lotta alla contraffazione, Finanza sequestra quasi 400 prodotti: multata un’acquirente
La turista italiana aveva acquistato un falso da un’ambulante: la norma prevede una multa da 100 a 7mila euro
Nel pieno della stagione estiva, con la Versilia gremita di vacanzieri, i militari del gruppo della Guardia di Finanza di Viareggio, nell’ambito di servizi periodici disposti dal comando provinciale di Lucca, oltre a svolgere la consueta attività di monitoraggio del rispetto delle norme anti-contagio da Covid-19, hanno intensificato i controlli sulla fascia costiera a contrasto della vendita di prodotti contraffatti e non sicuri.
Negli ultimi giorni i finanzieri hanno eseguito svariati interventi in prossimità degli stabilimenti balneari lungo la costa versiliese, da Viareggio a Forte dei Marmi, e nelle zone adiacenti alle stazioni ferroviarie ed ai mercati rionali. All’esito dei controlli sono stati sottoposti a sequestro accessori griffati e borse dei modelli più esclusivi e ricercati di Gucci, Stone Island, Ralph Lauren, Louis Vuitton, Prada, Hermes, Dior in grado di soddisfare anche i clienti più esigenti.
A seguito di tali molteplici attività sono stati denunciati cinque soggetti per reati connessi alla produzione ed alla commercializzazione di prodotti recanti marchi industriali contraffatti ed alla ricettazione, e sono stati sottoposti a sequestro quasi 400 articoli.
Ma a rischiare le sanzioni sono anche gli acquirenti, infatti nel corso dei controlli è stata verbalizzata una turista italiana che, fra i banchi dello storico mercato del Forte dei Marmi, aveva appena comprato da un venditore ambulante per poche decine di euro un accessorio d’abbigliamento palesemente contraffatto di una nota griffe di moda. Alla donna è stata contestata una violazione amministrativa ai sensi dell’articolo 1, comma 7 del decreto legge 35/90, modificato dall’articolo 17, comma 2, della legge 99/2009, che prevede la sanzione pecuniaria da 100 a 7mila euro.
L’azione di contrasto al fenomeno della contraffazione e dell’abusivismo commerciale, che rientra tra i primari compiti della Guardia di finanza, si pone l’obiettivo di tutelare il made in Italy assicurando un’efficace risposta alle esigenze di tutela dell’erario, del mercato e dei soggetti economici che operano nel rispetto delle regole e della collettività. Tale fenomeno illecito, oltre a mettere in pericolo la salute e la sicurezza dei consumatori, per il frequente utilizzo di materie prime tossiche, danneggia il mercato sottraendo opportunità e lavoro alle imprese oneste.