Vigili del fuoco, l’autoscala di Viareggio va a Livorno. Protesta il sindacato

Il Conapo scrive al prefetto, al comandante provinciale e ai sindaci della Versilia: “È un mezzo fondamentale per il soccorso”
Nella giornata di oggi (9 agosto) la popolazione della Versilia avrà un calo nelle potenzialità di soccorso da parte dei vigili del fuoco della sede di Viareggio per lo spostamento dell’autoscala alla sede di Livorno. Ad annunciarlo è Nicola Todaro, segretario del sindacato Conapo dei vigili del fuoco.
“Questa carenza – dice – è dovuta al fatto che l’autoscala, mezzo di elevate prestazioni per il soccorso non solo in altezza, è stata inviata nella provincia di Livorno per tappare una falla di automezzi, creandone però un’altra. Questa decisione arriva dai piani alti a livello regionale e nazionale, ordini che devono essere eseguiti e non discussi. Quello che il Conapo vuole denunciare è la carenza di questi tipi di mezzo che vengono fatti rimbalzare a destra e a sinistra per coprire le lacune croniche”.
“La nostra amministrazione non si è assolutamente dimenticata di cos’è Viareggio – prosegue – e di cos’è la Versilia. ovvero un bacino che con il periodo estivo vede impennare la sua intera popolazione e incrementa il numero degli interventi. Nemmeno i pompieri si sono dimenticati di Viareggio, di quel maledetto 29 giugno dove dopo la morte e la distruzione c’è stata la consueta passerella mediatica con promesse per la stessa sede viareggina di arrivi di nuovi mezzi e di nessun taglio all’organico, promesse mai mantenute. Ed ora ci troviamo a cedere un mezzo fondamentale per il soccorso. Senza quel mezzo un incendio al quinto piano di un albergo, possiamo garantire, avrebbe esiti totalmente diversi”.
“Per questo il Conapo – conclude la nota – invierà una lettera al prefetto per informarlo, al comandante Gentiluomo, purtroppo solo spettatore per ovvi motivi gerarchici e ai sindaci della Versilia che hanno nei loro territori una somma di circa 800 strutture ricettive. Il vigile del fuoco corre dove tutti fuggono ma chiede a gran forza mezzi adeguati. La Versilia il suo tributo di sangue lo ha già ampliamente pagato, non vogliamo che la mancanza di un mezzo di soccorso crei una situazione irreversibile e dagli esiti negativi”.