Anche Lucca ricorda Gino Strada: “Le sue opere hanno salvato migliaia di persone”

Il fondatore di Emergency è scomparso oggi (13 agosto) all’età di 73 anni
“Le sue parole avevano l’autorevolezza delle sue opere, le quali hanno salvato migliaia di persone”. Così il presidente della Fondazione Lucca Sviluppo Alberto Del Carlo ricorda Gino Strada scomparso oggi (13 agosto) all’età di 73 anni, lontano dalla figlia Cecilia impegnata con la Resq, People saving people a salvare vite in mare.
Il fondatore di Emergency era stato infatti ospite il 3 giugno 2019 in una Chiesa dei Servi strapiena per gli Incontri con le eccellenze, organizzati da Fondazione Banca del monte di Lucca e Fondazione Lucca sviluppo con il Comune di Lucca. Nello stesso posto il medico chirurgo aveva incontrato anche gli studenti delle scuole superiori lucchesi.
“Veniva a Lucca volentieri perché diceva che questa città apparentemente dorme e invece quando incontrava le persone si svegliava, le persone si attivavano – ricorda Del Carlo -. Tra le eccellenze che abbiamo ospitato è stato l’unico che ha attratto tanti giovani. Quando ha incontrato le scuole, il giorno successivo all’incontro, i ragazzi lo sollecitavano e ha parlato 3 ore nonostante la stanchezza. Le sue parole avevano l’autorevolezza delle sue opere, le quali hanno salvato migliaia di persone. Prima ha fatto, poi ha parlato. Parlava della pace non come assenza di guerra ma del rispetto dei diritti di uguaglianza, un rispetto sostanziale senza il quale la guerra scoppia”.
A ricordare il fondatore, chirurgo, direttore esecutivo e l’anima di Emergency anche il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini.
“Quando penso alla durezza di alcuni passi del Vangelo, in cui scegliere il bene non è un modo per appagare solo una propensione della propria anima, ma è fonte di grande fatica, di contrasto, di scontro e di divisione, per difendere sempre dei principi morali superiori, anche quando è molto scomodo, non posso fare a meno di pensare alla figura di Gino Strada – scrive il primo cittadino -. Sì. Parlo di un ateo convinto. Strada è stato un testimone laico che ha illuminato la vita di tante persone, soprattutto quella di tanti deboli schiacciati e trascinati nei gorghi del dolore dalla superbia dei potenti e dalla violenza delle guerre. Le non poche ‘opere’ con cui ha cercato di rendere migliore questo mondo e la fatica con cui le ha condotte avanti rendono perfettamente comprensibile la sua innata diffidenza per la politica e quella fiera libertà di pensiero, espressa anche in modo molto sgradevole, ma senza dubbio genuino e per certi aspetti perfino profetico”.