Green pass, la denuncia: “Vaccinato con doppia dose in Usa qui non riesco ad avere il certificato”

La rabbia: “Dall’Usl continuo a non ricevere risposte”
Vaccinato con due dosi Pfizer in America, dove si trovava per motivi di lavoro, non riesce a ottenere il green pass per muoversi in Italia.
A segnalarlo è la moglie che, dopo aver più volte contattato la Usl per risolvere la questione, ancora non ha ricevuto alcun chiarimento dagli enti competenti.
“A oggi dopo ripetute chiamate ai numeri verdi ed email all’Usl, ad hoc creata da ministero (alla quale non ho ancora ricevuto riscontro dopo settimane), mio marito, vaccinato a carico dell’assicurazione privata negli Usa, mentre era lì per lavoro, con due dosi di Pfizer si trova senza green pass e con la propria libertà di movimento limitata senza un vero motivo – racconta -. Non può entrare in un ristorante, non può andare in palestra, entrare in un museo, non può partecipare a un matrimonio senza sottoporsi prima a un tampone, oltretutto a proprie spese fino all’assurda ipotesi di rifare il vaccino in Italia. Cosa cambia in tema di sicurezza aver fatto o meno lo stesso vaccino in patria o all’estero? Non si discriminano ingiustamente i cittadini in questo modo. Non è anticostituzionale ai sensi dell’articolo 3 della Costituzione adottare trattamenti discriminatori in situazioni uguali? Si possono limitare le libertà di un cittadino senza motivo come in questo caso? Esistono quindi cittadini di serie a e cittadini di serie b“.