La lotta al virus |
Cronaca
/
ZZ 1 - Newsletter
/

Ultimatum di Giani a chi ancora non si è vaccinato: “No vax fuori dai luoghi pubblici dal 30 settembre”

27 agosto 2021 | 16:38
Share0
Ultimatum di Giani a chi ancora non si è vaccinato: “No vax fuori dai luoghi pubblici dal 30 settembre”

Il governatore: “Dopo quella data chi non ha ricevuto la somministrazione non avrà più scuse”

Ultimatum di Giani a chi ancora non si è vaccinato: “No vax fuori dai luoghi pubblici dal 30 settembre”

Sono 500mila i toscani che non si sono prenotati per la vaccinazione anti-Covid e il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, lancia l’ultimatum, anche aii 4500 medici e infermieri no vax ancora non vaccinati.

“Lotterò fino alla fine con coloro che non si vogliono fare il vaccino – ha detto Giani –. Il nostro è un atteggiamento di assoluto rispetto fino al 30 settembre, dopo tiriamo le somme della nostra campagna vaccinale e chi non ha fatto il vaccino non ha più scuse. Dopo quella data chi non ha fatto il vaccino sta a casa: queste persone non si provino a venire nei luoghi pubblici perché la loro non vaccinazione per scelta è una cosa inconcepibile nell’economia e nell’interesse di una comunità che vuole superare l’emergenza sanitaria”.
Sulle affermazioni di Eugenio Giani critiche da Fratelli d’Italia: “Un vecchio motto latino recitava divide et impera e Giani, da buon esperto di storia, pare volerlo applicare anche alla pandemia. Pronunciando affermazioni deliranti come quelle di oggi, quando il Governatore ha invitato i cittadini non vaccinati a ‘chiudersi in casa e a vivere come monache isolate’, Giani non fa l’interesse della Toscana, ma inasprisce soltanto lo scontro tra vaccinati e non vaccinati, stendendo i tappeti rossi ai complottisti e comportandosi da despota. Una divisione in fazioni che serve solo a lui, per nascondere i fallimenti del suo governo regionale in campo sanitario, dall’inizio della pandemia ad oggi”. È quanto dichiara il gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale della Toscana.“I vaccini – spiegano i consiglieri regionali di Fdi– sono senza dubbio una potente arma di prevenzione, ma occorre intervenire con tutti gli strumenti utili per contrastare il virus, così come sosteniamo da ormai un anno e mezzo. Se Giani ha così tanto a cuore la salute della comunità, metta per una volta da parte il suo atteggiamento arrogante da dittatorello e si adoperi per varare un vero piano di contenimento dei contagi, magari introducendo l’uso dei test salivari, rendendo gratuiti i tamponi rapidi, avallando le cure domiciliari e potenziando i mezzi di trasporto, vero volano di trasmissione del Covid”, proseguono gli esponenti di FdI.

Per quanto riguarda gli operatori sanitari la situazione è differente – concludono –  Medici, infermieri e operatori sanitari sono i più soggetti a contatti diretti e quindi, visto l’alto rischio al quale sono quotidianamente esposti, sarebbe meglio si vaccinassero. Detto ciò, ci chiediamo con quale logica il presidente Giani si accolli, in un momento delicato come questo, la responsabilità di sottrarre alla sanità toscana 4500 unità di personale e di rischiare migliaia di onerosi ricorsi. Ancora una volta, l’antidemocraticità dei democratici appare proverbiale”.