Rapinava i passanti dei Rolex, condanne definitive per un 24enne

La Cassazione ha respinto il ricorso dell’imputato per ottenere i benefici di legge
Giovane, bello e dannato e con la passione per gli orologi di extra lusso. Potrebbe essere questo il titolo del piccolo romanzo criminale di un rapinatore di soli 24 anni, di origini napoletane, R. M., che nel 2017 a soli 20 anni ha dato inizio a una serie di raid che al momento lo ha portato a una serie di condanne definitive da parte della corte di Cassazione. Il giovane, 4 anni fa, era stato condannato dal gup del tribunale di Lucca a 2 anni di reclusione per aver partecipato a una rapina ai danni di una donna a Forte dei Marmi che era riuscito ad avvicinare proprio grazie alla sua avvenenza e ai modi gentili e cortesi.
La condanna si era sommata ad altri precedenti penali specifici e il ragazzo era stato messo domiciliari nella sua abitazione napoletana il giorno dopo del verdetto di Lucca. Ma il 19 dicembre, 4 giorni dopo la prima condanna, evade dalla detenzione domiciliare per commettere l’ennesima rapina, stavolta a Napoli. Ma per una terza condanna viene nel frattempo trasferito nel carcere di Lucca dove gli agenti della polizia partenopea gli notificano il quarto provvedimento di fermo, sempre per rapina, al termine delle indagini. Ora la Cassazione nei giorni scorsi, dopo che tutte le condanne attuali sono divenute definitive ha respinto il suo ricorso per ottenere i benefici di legge per la cosiddetta “continuazione del reato” e dovrà scontare l’intera pena sommata senza nessuno sconto. In totale sono circa 5 anni. La particolarità dei reati commessi dal giovane rapinatore è legata agli oggetti delle sue scorribande: si tratta infatti sempre di orologi di lusso, sia nelle rapine in Lucchesia sia in quelle Campane.