Oltre un migliaio in corteo a Lucca per dire no al green pass: slogan contro il governo
Dopo il ritrovo in piazzale Verdi il percorso nel cuore della città. Gli organizzatori: “Vietato parlare con i giornalisti”
No al green pass, soprattutto sui luoghi di lavoro. La protesta contro il certificato verde va in scena anche a Lucca oggi pomeriggio (15 ottobre), giorno dell’entrata in vigore dell’obbligo della documentazione ‘covid free’ per l’accesso in uffici e aziende per tutti i dipendenti: “Giù le mani dal lavoro”, hanno gridato più volte i manifestanti, intonando cori alla “libertà”.
Libertà che non è stata concessa ai partecipanti nei confronti della stampa. “Vietato parlare con i giornalisti”, è quanto si è sentito prima dell’inizio del corteo della manifestazione, dove poi è stato detto al megafono che “conoscere è informarsi”. Oltre un migliaio di persone hanno iniziato a ritrovarsi al ritmo di slogan contro il premier Mario Draghi alle 15 in piazzale Verdi, portando in piazzastriscioni, inni e slogan contro il governo, gridati con il megafono. Pochissime mascherine tra la folla presidiata dalle forze dell’ordine, che hanno messo in campo un piano della sicurezza piuttosto serrato, anche alla luce degli scontri di sabato scorso a Roma. Fortunatamente, tutto si è svolto senza incidenti di alcun genere. Chi ha aderito alla protesta ha voluto esternare il proprio malcontento per le decisioni del governo e per la gestione di questa fase della pandemia.
Non appena i manifestanti – per la questura circa un migliaio ma per gli organizzatori molti di più – hanno iniziato a muoversi, il numero dei partecipanti è cresciuto visibilmente. Molti si sono uniti durante il percorso che ha attraversato il cuore cittadino. Fischi e cori hanno fatto affacciare i commercianti di via San Paolino e via Fillungo, alcuni si sono mostrati solidali con i manifestanti, altri perplessi.
Una protesta, quella lucchese, che segue al corteo che in mattinata si è svolto a Firenze: il popolo dei no green pass ha iniziato a muoversi in via San Paolino e poi ha raggiunto Piazza San Michele. Qui c’è stato l’intervento del presidente del gruppo apartitico Lucca consapevole, Leonardo Mazzei: “Torniamo – ha detto – dopo molti anni in piazza, tra le vie del centro. Questo è il giorno della vergogna e noi siamo la resistenza, che non è iniziata oggi. La resistenza è importante perché abbiamo di fronte un disegno globale in Italia, unico paese dell’Ue ad avere introdotto il green pass. Il nostro nemico principale è Mario Draghi, noi dobbiamo fare in modo che quel consenso che ha lo perda”.
“Noi non siamo contro i vaccini – ha gridato al megafono un manifestante -: noi siamo per la libertà di scelta. Nessuno di noi è nato schiavo”. Ed è stato questo, infatti, il termine più decantato durante il corteo che prosegue in città per giungere in San Frediano e ricongiungersi in piazzale Verdi percorrendo un tratto di mura urbane. L’unica bandiera presente al corteo era la bandiera italiana, accompagnata dalle scritte ormai note contro quella che viene definita “dittatura sanitaria”.