Lucca, 20 operatori sospesi perché non vaccinati. Protesta davanti al San Luca: “Personale all’osso e turni massacranti”
Picchetto dei sindacati davanti all’ospedale per chiedere un accordo unico per la mobilità, l’indennità per le malattie infettive e nuove assunzioni
Turni massacranti e carenza cronica di personale in un momento storico delicato, caratterizzato da due anni di pandemia, è ancora più intollerabile dal loro punto di vista.
Una situazione resa ancora più esasperante, a Lucca, dove si sono verificati anche episodi di violenza che, sempre più spesso, hanno coinvolto medici e infermieri.Per questi e molti altri motivi, stamattina (21 ottobre) davanti all’ospedale San Luca è stato organizzato un picchetto da parte dei sindacati Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl per indire lo stato di agitazione nella sanità.
I sindacati, in particolare, chiedono un accordo unico della mobilità per il personale sanitario, l’indennità per le malattie infettive e doppi turni, progressioni orizzontali e assunzioni.
“La protesta di stamani è partita a causa del blocco delle assunzioni – spiega Valerio Musetti coordinatore funzione pubblica Asl Toscana nord ovest -. Lucca rappresenta un problema come accade anche in altre province. Il taglio e il blocco delle assunzioni, a cui si aggiungono le sospensioni avvenute a causa delle mancate vaccinazioni, a cui dovevano far seguito delle sostituzioni come previsto, ma mai avvenute, porta necessariamente a grossi disagi nei servizi”.
A Lucca si contano circa venti lavoratori del settore sanitario che sono stati sospesi per mancata vaccinazione, le sostituzioni, come sottolineano i sindacati, non sono mai avvenute.
“Altro tema caldo la mancanza di sicurezza dei lavoratori – prosegue Valerio Musetti – un paio di giorni fa all’interno del pronto soccorso alcuni operatori hanno subito violenze da parte di una persona con problemi psichiatrici. Mancano le procedure e i percorsi adeguati abbiamo chiesto spiegazioni all’azienda”.
Gli fa eco Pietro Casciani segretario provinciale Uil Fpl Lucca: “La protesta è a livello regionale, perché è la Regione Toscana che ha stabilito il blocco delle assunzioni, che si riflette su tutto il settore della sanità e sugli ospedali del territorio. Oggi siamo qui a protestare a Lucca contro regione toscana e Usl, c’è una situazione in cui la carenza del personale colpisce tutti i settori, sia della parte infermieristica, che tecnic, che sanitaria. Saltano i diritti, saltano i riposi, non si sostituiscono le gravidanze, si rischia la qualità del servizio erogato. Si protesta per i lavoratori, per i dipendenti ma anche per i cittadini che sono coloro che usufruiscono del servizio sanitario, è quindi una protesta molto diffusa”.
“Un accenno è doveroso anche alla sicurezza sul lavoro – aggiunge Pietro Casciani -, per quello successo qualche settimana fa ad una nostra collega che è stata investita nel parcheggio dell’ospedale. Vogliamo più sicurezza nei nostri parcheggi, vogliamo più stalli e vie di fuga, oggi non è così. Un pensiero alla famiglia della collega coinvolta, vogliamo che una volta per tutte l’azienda sanitaria metta fine al problema dei parcheggi al San Luca”.