Operaio con il vizio delle truffe: in 4 anni colleziona 9 condanne

Un 65enne più volte “recidivo” dopo il primo arresto nel 2017
Era stato arrestato la prima volta nel 2017 ma da allora ad oggi ha “collezionato” altre 9 condanne definitive sempre per reati contro il patrimonio, tranne in un processo per percosse, di cui 6 nell’anno in corso. L’ultima risale al 28 ottobre scorso per appropriazione indebita. Ora sarà compito del giudice dell’esecuzione “mettere ordine” nelle varie condanne definitive e stabilire la pena che dovrà scontare.
Questa è la storia giudiziaria di un operaio lucchese di 65 anni, che 4 anni fa aveva ricevuto un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Lucca dopo una condanna, la prima della serie, alla pena definitiva di 3 anni, 2 mesi e 11 giorni di reclusione poiché ritenuto responsabile dei reati di truffa, appropriazione indebita e bancarotta fraudolenta, commessi in Capannori e Lucca dal 2010 al 2012. Ma l’uomo dopo aver scontato la prima condanna non pare aver “messo la testa a posto” e in sequenza è stato condannato dalla corte di Cassazione nel 2019 per appropriazione indebita, per truffa, e per un altro episodio di appropriazione indebita, in tre diversi procedimenti penali a suo carico; nel 2020 gli è stata negata la libertà vigilata per la prima condanna nonostante i suoi problemi di salute legati alla vista, proprio per le altre condanne che intanto erano arrivate a sentenza definitiva; nel 2021 è stato condannato sempre dalla Cassazione per un altro episodio di truffa, per evasione dai domiciliari, per tentata truffa, per percosse, per insolvenza fraudolenta, e in ultimo nei giorni scorsi per appropriazione indebita. Il giudice dell’esecuzione provvederà ora al calcolo totale delle condanne determinando la pena in misura non superiore alla somma di quelle inflitte con ciascuna sentenza definitiva, dopo aver ascoltato anche le tesi difensive, che in genere in questi casi chiedono la continuazione dei reati per beneficiare di alcuni sconti sul computo totale della pena da espiare che a seconda poi del “quantum” avrà uno sviluppo detentivo o meno. Al momento il caso giudiziario lucchese da record sembra quindi chiuso.