Lettera con bossolo al segretario regionale della Fiom Braccini

Nuove minacce al sindacalista. Condanna unanime del gesto: “Un atto gravissimo”
Già un anno fa gli avevano recapitato una busta con lo stesso contenuto, poi, qualche mese fa, avevano infilato una busta con una lettera minatoria sotto la porta della sua abitazione in provincia di Lucca. Ieri (18 novembre) il terzo episodio sconcertante. Ignoti hanno recapitato una busta chiusa con un bosso di proiettile al segretario regionale della Fiom Cgil Toscana Massimo Braccini. Il sindacalista impegnato in tante vertenze a livello regionale è così di nuovo nel mirino. Braccini che ha ricevuto la missiva alla sede regionale della Fiom ha subito informato la polizia, che indaga sull’ennesimo episodio. “Un atto gravissimo, vile e anonimo, un nuovo, ennesimo, tentativo di intimidire il segretario regionale”, scrivono dal sindacato.
“Spetta alla magistratura – si legge nella nota – individuare i responsabili di tale gravissimo atto, quello che è certo è che la Fiom della Toscana, il suo segretario generale, non si faranno intimidire e continueranno nella loro azione in difesa dei lavoratori metalmeccanici. La segreteria della Fiom nazionale, tutta la Fiom, esprime la più ampia vicinanza e solidarietà al compagno Massimo Braccini”.
Anche Sinistra Italiana Toscana esprime vicinanza e piena solidarietà a Massimo Braccini per le minacce ricevute.
“Un atto vigliacco e pericoloso – scrivono – ma che siamo certi non fermerà l’impegno di Massimo Braccini e della Fiom nella difesa dei lavoratori. Ci sono importanti vertenze, in questo momento, che coinvolgono migliaia di lavoratori Toscani e noi saremo al fianco della Fiom e Massimo Braccini per sostenere le loro battaglie”.
Solidarietà arriva anche dalla federazione del Pci di Lucca e della Versilia che definisce il gesto come una “vile intimidazione ricevuta e conferma il proprio impegno quotidiano per l’affermazione dei valori democratici e di resistenza nei confronti di qualsiasi gesto eversivo. Auspichiamo che le autorità competenti riescano a fare rapidamente completa luce su questi gravi fatti”.