Niente tampone perché manca il Qr Code. E una studentessa non può rientrare a scuola

29 novembre 2021 | 23:13
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Niente tampone perché manca il Qr Code. E una studentessa non può rientrare a scuola

L’odissea di un genitore dopo il contatto con una compagna di classe positiva ma che non è andata a buon fine

Disagi per effettuare un tampone per tornare a scuola. A raccontarli è il padre di una ragazza, che non è riuscito a superare la burocrazia per permettere alla figlia di andare a lezione. 

“Tutto ha inizio – racconta –  sabato scorso con il rientro da scuola di una delle mie due figlie: “Una mia compagna di classe è risultata positiva al Covid”, ci ha comunicato scocciata, “dovrò effettuare il tampone”. Fino a qui niente di eccezionale, si è ormai perso il conto dei tamponi a cui abbiamo dovuto sottoporre i nostri figli, uno in più non sarà la fine del mondo. Subito si è animata la chat dei genitori dove i più preparati hanno sintetizzato la nuova procedura: la scuola segnalerà all’Usl i ragazzi che dovranno sottoporsi al tampone e questa provvederà ad inviare alle famiglie un’email con un buono, contraddistinto da un qr code, per poter effettuare gratuitamente l’esame”.

“Tutto molto bello ma… Se il Qr code non arriva? – si chiede il genitore – Non so dove il meccanismo si sia inceppato, cosa non abbia funzionato, ma a noi il buono per poter effettuare il tampone non è mai arrivato. Inutile pensare di risolvere il problema prima di lunedì, saremo pure in emergenza sanitaria ma i centralini ripetono, con monotona insistenza, che si possono chiedere informazioni e risolvere problemi solo dal lunedì al venerdì. Poco male, mia figlia assicura di non aver avuto contatti con la compagna malata e per il lunedì è stata attivata la didattica a distanza. Alle 9 del lunedì mattina inizia la vera dis-avventura. Chiamo il centralino dell’Usl Nord Ovest e apprendo con rassegnazione che ci sono 14 persone in attesa prima di me. Alle 9,45 è finalmente il mio turno ma, prima di aver finito di esporre il problema del Qr code, la linea cade e il centralino, da allora, risulterà irraggiungibile“.

“Non mi scoraggio – prosegue – e contatto il centralino della Cittadella della salute del Campo di Marte di Lucca, dove tra l’altro scopro essere presente una corsia preferenziale per gli studenti. Parlo con l’ufficio igiene dove una gentile signora, ascoltato il problema, si segna i miei recapiti dicendo che un medico mi avrebbe richiamato. Resto in casa tutta la mattina in attesa di una telefonata mai arrivata fino a quando, intorno a mezzogiorno, decido di richiamare. Il telefono suona per diversi minuti senza che nessuno, per diverse volte, dall’ufficio igiene, mi risponda. Forse saranno impegnati con i tamponi, mi dico, e così aspetto che mia figlia finisca le lezioni per percorrere i 20 chilometri che mi separano dall’ex ospedale Campo di Marte, sicuro che lì si sarebbe trovata una soluzione“.

“Alle 13,20 finalmente – racconta ancora –  entriamo nella Cittadella ma le sorprese non sono finite. La ragazza impegnata a misurare la febbre a chi entra nel complesso ci comunica che siamo fuori orario, l’hub per i tamponi chiudeva alle 13, non alle 14 come indicato sul sito della Regione, come tra l’altro ha appena scoperto anche un’altra signora lì presente. “Non è la prima volta che accade che la Regione sbagli ad indicare gli orari di apertura”, si scusa candidamente. Mentre mi allontano indignato provo nuovamente a parlare con l’ufficio igiene, insisto a lungo, fino a quando anche il centralino smette di rispondermi, senza ottenere risposta. Inizio a telefonare alle farmacie che risultano convenzionate per il rilascio di questa “speciale” attestazione che permetterà a mia figlia di tornare a scuola: alcune, sebbene presenti nell’elenco della Regione, non hanno ancora sottoscritto la convenzione con la Usl, altre hanno il sistema in blocco, infine ne trovo una alla quale spiego di aver bisogno dell’attestato dell’Usl ma di non avere il Qr Code. Nessun problema, mi rispondono, anche se, senza Qr Code, non possiamo farlo gratuitamente”.

“L’importante – conclude – è poter mandare a scuola mia figlia mi dico quindi, anche se dall’altra parte della città, ci portiamo in farmacia. Peccato che senza Qr Code questa farmacia, seppur regolarmente convenzionata con l’Usl, possa rilasciare “solamente” il green pass con l’esito negativo del tampone e non il documento con il quale è la Usl ad attestare, con lo stesso risultato, che lo studente può tornare a scuola. La referente Covid della scuola frequentata da mia figlia mi dice che non è “riuscita a parlare con la Usl, probabilmente gli uffici sono chiusi. Il green pass non è valido per il rientro a scuola, serve l’attestazione specifica”. Mia figlia non sta male ma, per colpa di un Qr Code e di un sistema sanitario inefficiente, domani non andrà a scuola!”.