Muore il dirigente sportivo Alfredo Chelini

Fondatore e presidentissimo della Folgore Segromigno, è scomparso all’età di 85 anni
La notizia è arrivata nel pomeriggio di oggi (9 dicembre) ed ha scosso tutta la Folgore Segromigno, società che da 50 anni opera nel calcio dilettantistico e giovanile. All’età di 85 anni è scomparsa la figura storica della società, il presidentissimo Alfredo Chelini, dal 1962, anno della fondazione, ai vertici di questa importante squadra che ha visto giocare nelle sue varie formazioni migliaia di ragazzi della zona e non solo.
Chelini incarnava il vero spirito che dovrebbero avere tutti i dirigenti calcistici: mai una protesta, mai una discussione, se qualche volta ha alzato la voce, lo ha fatto quando qualcuno dei suoi tesserati non aveva rispettato gli avversari o gli arbitri. A lui non interessavano i risultati, era contento quando vedeva genitori e ragazzi sereni e soddisfatti dell’attività della sua creatura , la Folgore.
“Tutti noi della Folgore Segromigno ci stringiamo intorno alla famiglia di Alfredo, alla moglie Renza e ai figli Amerigo e Stefano – dice il presidente Graziano Giannini che da poco aveva ereditato la carica di presidente, con Alfredo che restava comunque il numero 1- in questo tristissimo momento. Ultimamente aveva un po’ diradato la sua presenza al campo, ma la Folgore Segromigno, se esiste, è solamente grazie al suo impegno e alla sua qualità dirigenziale, anche per l’organizzazione della Sagra della Zuppa alla Frantoiana che ogni anno si svolgeva accanto al campo e richiamava tante persone e il cui ricavato serviva a finanziare la squadra e non solo”.
“Siamo tutti affranti – conclude Giannini – e posso solo dire che tutti quelli che con me hanno pianto in questo giorno Alfredo continueranno il suo impegno come eredità morale. Alfredo ci ha insegnato i valori dello sport, ci ha insegnato che con i ragazzi non si specula e che non bisogna per forza vincere per essere felici. Continueremo a lavorare per onorare la sua memoria, di un grandissimo uomo di sport che merita di essere ricordato ai massimi livelli sportivi”.