Giorni di pesca ridotti: stato di agitazione per due giorni per la proposta dell’Unione Europea

11 dicembre 2021 | 13:13
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Giorni di pesca ridotti: stato di agitazione per due giorni per la proposta dell’Unione Europea

La mobilitazione domani e lunedi

Grande preoccupazione per la proposta dell’Unione Europea che riduce drasticamente le giornate di pesca nel Mediterraneo. L’Unione Europea ha presentato agli stati membri una proposta che prevede la riduzione a 47 giorni di pesca per le imbarcazioni a strascico inferiori ai 12 metri, 136 giorni per le imbarcazioni dai 12 ai 18 metri, 138 giorni per le imbarcazioni dai 18 ai 24 metri, 86 giorni per le imbarcazioni sopra i 24 metri.

“Si tratta di numeri che renderanno di fatto insostenibile l’attività delle imprese di pesca e soprattutto dell’indotto – spiega in una nota la cittadella della pesca di Viareggio – La pesca italiana è fatta, in prevalenza, da imprese familiari mono imbarcazione che sostengono tutta la filiera e che ci consentono di consumare pesce fresco di qualità tracciato e rintracciabile e la cui sicurezza alimentare è garantita in ogni passaggio dal produttore primario al consumatore finale. Se la proposta dell’Unione Europea dovesse andare in porto assisteremo alla distruzione di intere economie  e alla perdita di identità culturale di intere comunità che da sempre hanno nella pesca un elemento fondante del proprio tessuto sociale e delle proprie tradizioni. Perderemmo un altro pezzo di italianità, un altro importante tassello della nostra economia e delle nostre tradizioni a favore di una sempre maggiore globalizzazione dei commerci e delle abitudini alimentari. Questa proposta viene avanzata dall’Unione Europea in nome di una falsa idea di sostenibilità che non si fonda su alcun dato scientifico, ma semplicemente risponde alle pressioni politiche di lobby economiche e ambientaliste non in grado di supportare le proprie posizioni con dati oggettivi e ancorate a tesi ideologiche e aprioristiche”.

“La vera sostenibilità – si aggiunge –  è quella che portano avanti i pescatori impegnati da tempo a contenere lo sforzo di pesca attraverso progetti concreti che puntano alla tutela dell’ambiente marino, alla valorizzazione delle filiere corte e alla diversificazione. La marineria di Viareggio invita le istituzioni italiane a farsi promotrici di soluzioni che sappiano affrontare il tema della sostenibilità in tutte le sue dimensioni : ambientale, sociale, economica. Solo in questo modo sarà possibile garantire alle prossime generazioni un futuro degno di essere vissut”.

Per richiamare l’attenzione di tutti su questi temi la Marineria di Viareggio proclama lo stato di agitazione nelle giornate di domenica 12 e lunedì 13 dicembre. in questi giorni a Bruxelles si decide il futuro della pesca italiana e di tutte le famiglie che vivono direttamente o indirettamente di pesca