Banda dell’autogrill, confermate le condanne

14 dicembre 2021 | 17:28
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Banda dell’autogrill, confermate le condanne

Due donne e un uomo, autori di colpi fra la Lucchesia e il Modenese, devono scontare 3 anni di reclusione

Banda dell’autogrill, condannati i tre componenti, due donne e un uomo, a 3 anni di reclusione ciascuno e 3mila euro di multa. Così ha stabilito la suprema corte di Cassazione che ha respinto i ricorsi confermando definitivamente le condanne ai tre ladri specializzati in furti ai danni di clienti della aree di servizio autostradali tra la Lucchesia e il Modenese.

La banda era stata arrestata dalla polizia a seguito di indagini e verifiche partendo proprio da un paio di furti avvenuti nell’area di servizio Versilia ovest, un paio di anni fa. Dalle riprese delle telecamere interne gli investigatori erano risaliti all’identità di tutti i componenti della banda per poi scoprire che altri furti simili erano stati effettuati, sempre dai tre, anche in provincia di Modena e sempre in alcuni autogrill. L’ultimo furto era avvenuto sul lato est dell’autogrill della Versilia e da lì erano scattate poi le indagini, che nel 2019 avevano portato all’arresto e alle condanne per i tre ladri sia dal tribunale di Lucca, in primo grado, sia da quello di Firenze, in secondo grado. Ora la condanna in via definitiva da parte degli ermellini.

Le telecamere di sorveglianza a circuito chiuso presenti nel bar dell’area di servizio Versilia sia lato ovest sia lato est, avevano ripreso l’azione criminosa e gli autori del furto; gli inquirenti erano stati nuovamente chiamati presso l’area di servizio il 4 luglio dello stesso anno per un ulteriore borseggio e le telecamere avevano ripreso una scena analoga ad opera sempre delle medesime persone. Al contempo, la polizia di Modena aveva identificato gli autori di un borseggio perpetrato in altra area di servizio e gli inquirenti, confrontando i fotogrammi dei filmati inviati da Modena con quelli a loro disposizione, avevano potuto constatare l’identità degli autori delle azioni criminose. I giudici della corte di appello avevano svolto poi un’ampia analisi in merito all’attendibilità di un testimone, un agente di polizia che aveva effettuato gli accertamenti del caso, sviluppando il tema del valore probatorio del riconoscimento di persone su video o fotografie. Da tutti questi elementi si era arrivati alle condanne ora passate in giudicato per la banda dell’autogrill che borseggiava clienti ignari all’interno dei vari bar.

Tutti e tre i componenti sono di origine campana e sono in corso ulteriori verifiche investigative per capire se la banda avesse collegamenti con altre bande, specializzate in questi furti agli autogrill, e se hanno commesso reati in altre province del centro Italia dove per in giudici la banda agiva prevalentemente.