Traffico internazionale di auto, condanne definitive per 5 imputati

15 dicembre 2021 | 13:14
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Traffico internazionale di auto, condanne definitive per 5 imputati

Per l’accusa le vetture venivano trasportate in Germania e Romania e rivendute come nuove

Traffico internazionale di auto tra Lucca, Viareggio e Pisa, definitive le condanne per i cinque imputati di origine rumena che erano finiti, insieme ad altri, nell’inchiesta della procura lucchese denominata Gallardo, a cura del pm Aldo Ingangi.

Lo ha stabilito la suprema corte di Cassazione che ha respinto i ricorsi dei cinque e confermato queste condanne: Nicolae Guresu, condannato a 4 anni, 3 mesi e 10 giorni di reclusione e 1.333 euro di multa; Stefan Petrovici, è stato condannato a 4 anni e 10 mesi e a 1.600 di multa; Pirosca Schein, ha avuto un anno di reclusione; Sorin Petrovici, tre anni di reclusione e 1.000 euro di multa; Sorin Stefan Petrovici, due anni, 11 mesi e 10 giorni di reclusione e 966 euro di multa.

Il solo ricorso di Stefan Petrovici risulta, per i giudici, fondato limitatamente al trattamento sanzionatorio che andrà rideterminato in sede di giudizio di rinvio, essendo inammissibile nel resto. Di contro, i ricorsi di Guresu, Schein, Sorin Petrovici e Sorin Stefan Petrovici sono integralmente inammissibili per gli ermellini. Per i giudici il sodalizio criminale che fu smantellato circa anni fa dagli uomini dalla polizia di Stato, aveva costruito un sistema che permetteva di far sparire dall’Italia automobili di grossa cilindrata che alcuni membri della banda prendevano a leasing.

Le automobili poi finivano in Germania e in Romania dove venivano immatricolate e rivendute come nuove attraverso siti specializzati, dopo che in Italia ne era stato denunciato il furto. Per lo più si trattava di automobili di grossa cilindrata e di suv molto appetibili sui mercati esteri. L’inchiesta vedeva coinvolte una trentina di persone che secondo gli inquirenti avevano messo in piedi un traffico internazionale di automobili che dall’Italia finivano in Germani e in Romania. Alcuni dei vari soggetti coinvolti a vario titolo nella vicenda erano stati condannati davanti al giudice per l’udienza preliminare Marcella Spada Ricci durante il processo celebrato con rito abbreviato a cui hanno partecipato anche i legali della parte civile ovvero banche e concessionari di automobili, danneggiate nella maxi truffa. Adesso rimangono da definire solo alcune posizioni mentre quelle di altri imputati sono giunte anche a sentenza definitiva col rito ordinario. Dalla chiusure delle indagini ad oggi altri indagati hanno scelto la strada del patteggiamento, mentre altri ancora come Cirpaci Emanuel Stefan sono stati raggiunti dalle autorità tedesche e sono stati processati e condannati in Germania. Una sola posizione quella di una donna moglie di uno degli indagati è decaduta dal momento che è risultata estranea ai fatti. La Cassazione ha anche condannato i 5 “alla rifusione delle spese processuali sostenute nel grado dalla parte civile Unipolsai Assicurazioni spa che liquida in complessivi euro 4.563,00 oltre accessori di legge, nonché dalla parte civile Zurich Insurance plc che liquida in euro 2.280,00 oltre accessori di legge”.