“Positivi al Covid? Il 92% è vaccinato”, bufera sul video del farmacista
Polemiche per le affermazioni su Instagram, scattata la segnalazione dell’Asl all’ordine e alla Regione
Un video su Instragram, poi sparito, ma salvato da molti utenti e ripubblicato su Facebook, oltre che inoltrato migliaia di volte attraverso Whatsapp, ha suscitato scalpore: con plausi da parte dei no vax al farmacista viareggino, Giovanni Bergamini della Calandra, e commenti negativi, invece, da chi crede in quello che sostengono scienziati e aziende sanitarie.
Nel filmato vengono mostratii vari tamponi rapidi e i risultati effettuati in una giornata: il farmacista ha fatto vedere ai suoi followers gli esiti affermando che il 92% dei positivi sono di persone vaccinate contro il virus, con doppia o addirittura tripla dose di vaccino.
Un video per il quale si è mossa la stessa Asl Toscana nord ovestche, come confermato, ha segnalato la vicenda sia all’ordine dei farmacisti sia alla Regione.
“Complimenti al titolare – afferma sarcastico Edoardo Berti, titolare del Maki Maki, il noto locale notturno in Darsena, chiuso dopo le nuove norme del decreto del governo, come tutte le discoteche – Vada all’ospedale e guardi quanti vaccinati ci sono in terapia intensiva e quanti no vax sono intubati”.
Berti, un “sì vax”, come lui stesso si definisce, prosegue poi chiedendo di sapere la motivazione per cui il farmacista tenga il conto delle dosi vaccinali fatte da chi va a fare il tampone: “Il suo ruolo è unicamente leggere e sentenziare i tamponi per i quali si è incatenato”.
Era novembre dello scorso anno quando, dopo avergli bloccato i tamponi, il farmacista si incatenò nudo nel gazebo.
“Quante persone sono vaccinate in quella farmacia? – chiede Edoardo Berti -. Lui uomo di medicina è vaccinato? E se sì, con quante dosi?”.
“Il video – conclude il patron del Maki – serve solo a mettere ulteriore preoccupazione nelle persone che già vivono un brutto momento”.
È noto, infatti, che il vaccino anti Covid protegge da effetti gravi, e riduce l’eventualità di ricoveri in terapia intensiva: la variante Omicron, prevalente nei contagi sia in Toscana che in tutta Italia, sta provocando in chi è vaccinato sintomi lievi, qualche dolore, mal di testa, raffreddore, poche linee di febbre. Il vaccino non impedisce il contagio, il vaccino rende il sistema immunitario efficiente contro l’agente infettante. Se un non vaccinato entra in contatto con il virus non ha modo di riconoscerlo e di combatterlo in modo efficace subito, quindi la carica virale rimane alta e permette un contagio più elevato. Chi si è vaccinato invece ha la capacità di combattere immediatamente il virus perché ha un sistema immunitario “allertato”. Ne deriva che la carica virale sarà più bassa e che il periodo di rischio per gli altri sarà più breve.