Lucca, 40 medici no vax sospesi dopo il 15 dicembre. Intanto il Tar boccia i ricorsi

Il tribunale amministrativo di Firenze non accoglie la richiesta di annullamento delle sospensioni dal lavoro
Comunicazione ufficiale shock del ministero della Salute all’ordine dei medici di Lucca nella quale avvisa che al 15 dicembre scorso risultano non aver completato il ciclo vaccinale ben 320 medici e che bisogna quindi procedere alle sospensioni. Ma le cose stanno diversamente. Il presidente dell’ordine, Umberto Quiriconi, ha, infatti, già risposto al ministero chiedendo tempo per verificare i casi uno per uno, in quanto dopo una prima lettura del testo, ci si è resi subito conto che i numeri non erano corretti. Nel senso che per il ministero i medici no vax a Lucca sono più di quelli reali, che sono circa 40 e che sono stati effettivamente già sospesi.
Questo perché la circolar ministeriale non ha tenuto conto, al momento, ma sono in corso verifiche e modifiche, dei medici deceduti, dei medici che sono iscritti all’ordine di Lucca ma che lavorano altrove, dei medici che per gravi motivi di salute non hanno potuto completare il ciclo vaccinale, e dei medici che sono in attesa della dose booster ma che hanno già fatto le prime due dosi. Si tratta quindi solo di aspetti burocratici da sistemare e che a breve saranno sistemati. L’ordine dei medici di Lucca sta infatti indicendo ben una riunione a settimana per le varie delibere e entro fine mese i numeri saranno messi a posto e inviati al ministero che poi potrà provvedere e re-inviare una seconda circolare più precisa.
Sul fronte giudiziario, invece, si registra un decreto del Tar di Firenze di stamattina (14 gennaio) che non ha concesso l’annullamento cautelare per alcuni medici che avevano proposto ricorso contro la sospensione della professione. I giudici hanno rinviato alla camera di consiglio e quindi al merito. La maggior parte dei medici non vax infatti aveva proposto ricorso al Tar contro le sospensione rinunciando alla fase cautelare e chiedendo di andare direttamente nel merito. Udienze che in entrambi i casi si dovrebbero svolgere a febbraio prossimo. Ma per quanto riguarda l’obbligo vaccinale e la consequenziale sospensione sembrerebbe una battaglia persa, dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato in ricorsi simili in altre regioni italiane. Ma c’è un altro aspetto della vicenda che invece finirà sul tavolo della magistratura ordinaria. Il Tar di Firenze, infatti, in sentenze brevi, in alcuni ricorsi mirati si è pronunciato deliberando il difetto di giurisdizione della giustizia amministrativa in favore di quella ordinaria. Saranno quindi i tribunali ad analizzare questi ricorsi nella parte in cui non opponendosi all’obbligo vaccinale e alla sospensione si oppongono invece alla sospensione totale, per così dire. I medici no vax convinti e inamovibili, infatti, non intendono vaccinarsi e curare i pazienti in presenza ma hanno chiesto al Tar di poter proseguire le attività mediche via telefono o in videoconferenza laddove possibile, chiedendo anche i danni alle varie Asl per non averlo potuto fare dal momento della sospensione. Insomma la battaglia tra no vax e il resto del mondo continua.