Morto durante una battuta di caccia, mercoledì l’autopsia

Affidato al medico legale Stefano Pierotti l’esame della salma del 68enne di San Ginese, Romano del Porto
Sarà l’autopsia a stabilire la dinamica dell’incidente di caccia che ieri (30 gennaio) ha causato la morte del 68enne di San Ginese di Compito Romano Dal Porto, ex dipendente della cooperativa Frantoio Sociale La Visona di Sant’Andrea.
L’incidente durante una battuta di caccia al cinghiale sul monte Serra si è conclusa in tragedia nei boschi di Ruota, nel Comune di Capannori. Sulla dinamica stanno cercando di fare luce, anche con le testimonianze dei compagni di battuta i carabinieri, per capire quale sia la dinamica di quello che appare comunque un incidente, seppure tragico.
Il magistrato di turno, il sostituto procuraotre Sara Polino, ha affidato oggi (31 gennaio) l’autopsia al dottor Stefano Pierotti, che già aveva effettuato l’esame esterno del cadavere sul posto, riscontrando la ferita d’arma da fuoco al collo che è risultata fatale al cacciatore. L’esame si terrà mercoledì (2 febbraio).
Secondo una prima ricostruzione fatta dagli investigatori sul luogo del dramma, anche sulla base delle testimonianze, il gruppo di cacciatori di cui faceva parte Dal Porto era posizionato regolarmente alle poste. Quando è passato il cinghiale uno dei cacciatori ha sparato nella sua direzione, ma nella confusione il colpo è stato sviato, forse per un movimento rapido e imprevisto dei compagni che si trovavano al suo fianco. L’arma caricata a palle, come prevede il regolamento in battute di “caccia grossa” al cinghiale, gli ha provocato una ferita al collo, risultata purtroppo fatale. Su questo servirà comunque la conferma dall’anatomopatologo.
Una terribile tragedia, quella consumatasi ieri, che ha sconvolto una sessantina di partecipanti all’iniziativa nei boschi sopra l’abitato di Ruota e l’intero Compitese.