Si rifiuta di leggere il nome di un deportato, la condanna del Pd: “Fatto inqualificabile”

4 febbraio 2022 | 13:20
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Si rifiuta di leggere il nome di un deportato, la condanna del Pd: “Fatto inqualificabile”

Il commento del partito democratico versiliese e dell’assessore Baccelli a quanto accaduto durante il consiglio comunale di Massarosa per il Giorno della memoria

Prosegue l’onda di indignazione per quanto successo durante il consiglio comunale di Massarosa dove la consigliera di Fratelli d’Italia Michela dell’Innocenti si è rifiutata di leggere nome, luogo e data di nascita e morte di un deportato ad Auschwitz, così come stabilito dai capigruppo per l’iniziativa in ricordo della Shoah. A condannare quel silenzio oggi sono l’assessore regionale del Partito democratico Stefano Baccelli e il Pd Versilia.

Massarosa, consigliera Fdi si rifiuta di leggere il nome di un deportato a Auschwitz

“Quanto accaduto in consiglio comunale a Massarosa è inqualificabile e va fermamente condannato senza se e senza ma – ha detto Baccelli -. Lo dobbiamo alle vittime, lo dobbiamo a noi stessi ed ai nostri giovani perché sappiano il valore della pace, della democrazia e della libertà.
È incredibile come si possa continuare anche all’interno delle istituzioni a calpestare la memoria, oltretutto a pochi chilometri da Sant’Anna di Stazzema simbolo di quello che la memoria dovrebbe rappresentare ancora oggi”.

“Non possiamo che esprimere ferma condanna per quanto accaduto in consiglio comunale a Massarosa – aggiunge il Pd Versilia per voce della presidente Federica Maineri e della responsabile alle politiche per la pace -. Un episodio reso ancor più grave dal fatto che è avvenuto all’interno di un’istituzione e in Versilia, terra che ha pagato un prezzo altissimo con l’eccidio di Sant’Anna di Stazzema. Un comportamento
per il quale non possono esserci giustificazioni e nemmeno tardivi tentativi di scuse e di ridimensionamento. Il ruolo di consigliere comunale impone a chi lo esercita massima attenzione e rispetto di ciò che si discute e la distrazione non è ammessa, tanto più quando si affrontano discussioni importante e dall’altissimo valore come l’omaggio alle vittime dell’Olocausto della Provincia.
Bisogna essere chiari nel denunciare perché purtroppo anche in questi giorni sono tornati alla ribalta episodi di antisemitismo, anche tra i giovani, come nel caso di Campiglia Marittima. È proprio ai ragazzi e alla loro educazione ai valori della democrazia, della libertà e della pace che dobbiamo pensare e rivolgerci, sottovalutare sarebbe un rischio enorme, dobbiamo anzi difendere la memoria con ancora più forza e determinazione”.