Don Nando: “Le polemiche su Sanremo? Sembra di essere tornati all’Inquisizione”

6 febbraio 2022 | 15:45
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Don Nando: “Le polemiche su Sanremo? Sembra di essere tornati all’Inquisizione”

Il parroco ‘social’ di San Ginese con Mahmood e Blanco: “Adinolfi? Basta etichettare”

Non si placano i “malumori” di chi, fin dall’inizio, ha contestato la presenza di alcuni cantanti all’edizione di Sanremo 2022.

A partire dal “battesimo” di Achille Lauro, con l’intervento del vescovo ligure, per finire, oggi (6 febbraio) al tweet di Mario Adinolfi sulla vittoria di Mahmood e Blanco con la canzone Brividi.

Adinolfi e vignetta

“Dopo aver rubato la vittoria a Ultimo – scrive Adinolfi – sulla spinta dell’ideologia immigrazionista allora da contrapporre a Salvini, stavolta Mahmood opera il furto ai danni di due giganti (Elisa e Morandi) che han la sfortuna di essere etero quando dominano gli Lgbt. Non esistono poteri buoni”.

A rispondere al giornalista, nonché numero uno del Popolo della Famiglia, è don Nando, parroco lucchese, che già nei giorni scorsi aveva commentato quanto affermato da Simone Pillon in merito alla partecipazione di Drusilla Foer come ospite al Festival: “Un’altro come Pillon  – scrive don Nando – che sempre deve apostrofare, etichettare tutti anche riguardo la vittoria di due giovani che ai suoi occhi sono dei diversi, persone non normali, accusandoli di aver strappato la vittoria a due artisti, etero, perché loro sono gay. Solo questo mi fa scompisciare dalle risate. Anzi si dovrebbe procedere penalmente per diffamazione”.

Adinolfi e vignetta

Non contento don Nando aggiunge, postando sui social una vignetta dove in merito alla canzone vincitrice si ironizza che a qualcuno nella chiesa saranno venuti i brividi: “Solo nella chiesa? Ne conosco alcuni che staranno ancora a farsi i sali per riprendersi. E pronti con esposti, petizioni, leggi e decreti, per un futuro Sanremo tutto casa e chiesa. Testi rigidamente controllati dal garante Gonne lunghe fino a terra, giacca e cravatta per tutti. Faccia acqua e sapone, pena la scomunica. Niente baci e abbracci, specialmente tra due uomini o due donne, troppo imbarazzanti agli occhi dei fedeli. Anche qui pena la scomunica con punizione corporale. Niente sorrisi ammiccanti si può travisare il messaggio. Insomma un ritorno della Santa Inquisizione”.

Anche l’associazione italiana degli esorcisti era intervenuta sul Festival di Sanremo: “Lo spettacolo canoro di San Remo, in ‘continuità’ con quello dello scorso anno, ha nuovamente fatto oggetto di sbeffeggiamento e di dissacrazione immagini, contenuti e simboli della nostra Fede Cristiana. Tale gesto non solo dissacra quei segni ma ancor più viola la coscienza di quelle persone che in quei segni esprimono la loro fede cristiana. Ferire il sentimento religioso di una persona, prima ancora di qualsiasi altra cosa, lede una delle dimensioni fondamentali della dignità della persona umana”.