Falso chirurgo estetico nei guai a Viareggio: operava anche nei negozi di parrucchiere e nello studio di un commercialista
Denunciate altre cinque persone che gli procuravano clienti. Sequestrati beni per 100mila euro
Operava anche nei negozi di parrucchiere e nello studio di un commercialista. Con grande rischio per i pazienti che si affidavano alle sue mani ma, soprattutto, senza alcun titolo per farlo.
A smascherare un falso medico chirurgo estetico viareggino, Francesco Mungiardi, sono state le fiamme gialle di Viareggio. I finanzieri hanno anche denunciato altre cinque persone e sequestrato beni per circa 100mila euro, cifra pari al profitto guadagnato illecitamente dal finto dottore.
I militari del comando provinciale della guardia di finanza di Lucca, su disposizione del gip del tribunale di Lucca, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, come previsto dall’articolo 321 del codice di procedura penale, di beni per circa 100mila euro nei confronti di un finto chirurgo estetico che, per anni, ha esercitato abusivamente l’attività medica, effettuando numerosi interventi senza alcuna abilitazione.
Le indagini, condotte dalle fiamme gialle del gtruppo di Viareggio, sono state avviate nel febbraio del 2021,quando il finto chirurgo è stato colto in flagranza mentre stava operando all’interno di un centro estetico di Viareggio, intento ad effettuare delle iniezioni sottocutanee di botulino sulla fronte di una cliente.
Le successive indagini hanno consentito di identificare la vastissima clientela del finto chirurgo, oltre 200 persone, principalmente donne residenti in tutta la Toscana (Viareggio, Massarosa, Camaiore, Pietrasanta, Forte dei Marmi, Massa, Lucca, Barga, Piano di Coreglia, Pescia, Montecatini, Fucecchio, Santa Croce sull’Arno ed altri), ma anche nelle province di Milano e di Reggio Emilia).
Sono state, inoltre, individuate altre quattro persone che procacciavano clienti e organizzavano gli appuntamenti, mettendo anche a disposizione abitazioni, uffici o centri estetici. In svariate occasioni, l’indagato avrebbe effettuato le prestazioni sul divano di alcune abitazioni, sul lavatesta di saloni di parrucchiera o addirittura all’interno di uno studio di un commercialista, senza adottare alcun tipo di precauzione igienico – sanitaria. Dalle indagini è emerso che, dal 2016 al 2021, il finto medico ha eseguito centinaia di prestazioni, che non si sono interrotte nemmeno nel periodo di emergenza sanitaria da Covid-19. Il prezzo pattuito variava dai 150 ai 300 euro, pagati esclusivamente in contanti.
Nel corso delle investigazioni è emerso che l’indagato ha comunicato all’ufficio anagrafe del Comune di Viareggio, all’atto del rilascio della carta d’identità, di essere medico chirurgo e per ciò è stato ravvisato anche il falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico.
Sulla base delle ipotesi investigative il gip del tribunale di Lucca – accogliendo la richiesta avanzata dal pm titolare delle indagini – ha emesso il provvedimento cautelare eseguito in questi giorni dai militari della Guardia di Finanza, pari a circa 100mila euro dell’illecito profitto ricostruito, sottoponendo a sequestro denaro contante, disponibilità bancarie, gioielli in oro e orologi di lusso (Rolex, Zenith, Patek Philippe, Longines) nonché una carta d’identità che attestava, falsamente, la professione medica oltre alla strumentazione varia utilizzata per l’esecuzione di interventi di chirurgia estetica.
Nella circostanza è stato notificato anche l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di tutti gli indagati.