Dipendenti degli uffici postali aggrediti, in provincia di Lucca arrivano 40 assunzioni

La segretaria provinciale di Slp Cisl, Del Prete: “Un primo risultato, ma non basta: deve essere solo un inizio”
A seguito delle aggressioni a dipendenti postali da parte di cittadini lucchesi dopo le richieste di esibire il green pass, anche la segretaria di Slp-Cisl di Lucca, Filomena Del Prete, ha inteso esprimere le sue perplessità, riguardo gli scenari che giorno dopo giorno a seguito dell’introduzione dell’obbligo di esibire il documento verde per avere un servizio pubblico postale. In arrivo ci sono 40 assunzioni, ma Del Prete annuncia che il sindacato non si fermerà a questo risultato.
“C’è la necessità di rendere pubblica la questione in quanto molte sono le difficoltà riscontrate per la gestione del rispetto della normativa da decreto in vigore. I dipendenti postali vivono momenti di forte stress dovuti al fatto che molti clienti non hanno ancora capito che l’operatore postale non può non attenersi alle disposizioni aziendali che a loro volta sono state formulate a seguito di un decreto”. E ancora più chiaramente: “È inutile entrare in un ufficio postale, sapendo che c’è una normativa affissa alla porta di ingresso che disciplina la regola in atto, e accusare i dipendenti in servizio, già provati da situazioni di disagio, inerenti la mancanza strutturale di personale, mettendo in difficoltà l’intero servizio. Anche in Poste esiste il problema di chi per scelta propria o per patologie ha deciso di non vaccinarsi in quanto, non sussiste obbligo specifico e che si sottopone a tamponi ogni 48 ore per entrare a lavoro, ma una volta in servizio, non prende posizioni e si attiene alle disposizioni”.
La situazione attuale
“Poste è una grande azienda nazionale che negli ultimi 2 anni ha ridotto notevolmente il personale. Spinta ad incentivare un normale processo di digitalizzazione che insieme a quello degli esodi e alle difficoltà relative alla pandemia ancora in corso, ha sottovalutato i lavori di monitoraggio per un attento piano di turn-over che potesse essere efficace ed efficiente proprio per garantire un equa copertura al personale vicino alla pensione e garantire un servizio impeccabile”.

“Il numero dei dipendenti si è notevolmente quindi ridimensionato e poi il covid attraverso le quarantene obbligatorie, proprie e dei familiari, spesso prorogate ulteriormente dai successivi comprovati seguiti di infezione, lascia personale a casa per molti giorni creando difficoltà ancora maggiori nella gestione dei presenti per erogare il famigerato servizio essenziale. I postali e tutta la categoria, recapito, autisti, sportellisti, specialisti e direttori da 2 anni hanno sostenuto la paura dall’inizio in presenza, poche figure hanno potuto chiedere di fare smart working come in altri enti – spiega -. Questi lavoratori andrebbero ringraziati e non derisi, minacciati e screditati dalla collettività perché senza la loro fondamentale presenza il paese si sarebbe fermato. Ci vorrebbe la collaborazione di tutti, compresi organismi istituzionali e di vigilanza per tutelare alcuni aspetti critici che si portano in evidenza ancora oggi nel rispetto di tutti i dipendenti che puntualmente ogni mattina, o al cambio turno, timbrano per entrare a lavoro con mille difficoltà. Stessa problematica nel recapito, uffici che hanno dovuto sostenere giorni interminabili, fatti di ore di straordinario nella lunga parentesi del Natale, con carichi eccezionali di pacchi e di posta nella gestione del lavoro, con quel senso di responsabilità che accomuna i dipendenti postali e che permette ai clienti di avere i regali di natale ordinati in tempo. I tavoli di confronto sindacati-azienda continuano incessanti”.
Nuove assunzioni
“Siamo riusciti – afferma Del Prete – in questo primo momento ad ottenere nel recapito per la provincia di Lucca, 40 nuove assunzioni a tempo determinato che verranno distribuiti un po’ dappertutto, laddove necessario, dalla Versilia alla Garfagnana. Per la sportelleria e nel commerciale le prossime assunzioni concordate attraverso il confronto ci confermano assunzioni, in varie forme contrattuali da parte-time a full time di 850 sportellisti e 250 specialisti”.
“Non sono numeri che certamente risolvono, noi non ci accontentiamo – prosegue -. La Slp- Cisl lo sa bene che non bastano , però per ora pur di dare sollievo ai dipendenti abbiamo firmato l’accordo con la promessa di più mirati interventi. È solo l’ inizio di un lungo e complicato lavoro per il bene dei postali e dell’intera collettività”.
(La foto è d’archivio)