La nazionale di spada femminile via dalla Coppa del Mondo in Russia. Lo ha deciso il presidente lucchese della Fis, Paolo Azzi

27 febbraio 2022 | 16:03
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La nazionale di spada femminile via dalla Coppa del Mondo in Russia. Lo ha deciso il presidente lucchese della Fis, Paolo Azzi

Il massimo dirigente federale: “La prova ha perso tutto il suo significato tecnico e sportivo, sacrificato sull’altare della situazione internazionale”

La nazionale italiana di spada femminile via dalla prova di Coppa del Mondo in corso in Russia, a Sochi.

A deciderlo un lucchese, il presidente della Federazione italiana scherma, Paolo Azzi.

“È evidente – ha detto – che la prova di Coppa del Mondo di spada femminile in corso a Sochi abbia perso tutto il suo significato tecnico e sportivo, sacrificato sull’altare della situazione internazionale – ha detto da Novi Sad, dov’è al seguito della delegazione azzurra per i campionati europei under 20 e under 17 – La priorità della Federazione italiana scherma è stata immediatamente quella di garantire il rientro quanto prima della nostra delegazione, che abbiamo programmato con un volo in partenza questa sera (ieri, ndr). Per questo non parteciperemo alla prova a squadre. L’unico pensiero della Fis, che essendo partita per prendere parte alla competizione prima che la situazione precipitasse aveva regolarmente iscritto le proprie atlete alla gara individuale, è diventato trovare una celere soluzione per consentire il ritorno in Italia delle atlete e dello staff”.

A Sochi è così andata in scena una prova individuale “fantasma”, in cui con il trascorrere dei turni gran parte delle atlete qualificate al tabellone principale, tra cui le 11 azzurre, hanno rinunciato alla competizione. Le spadiste italiane sono così rientrate in hotel in attesa di ripartire secondo il piano stabilito dalla Federazione.

Sulla decisione arriva il commento dell’assessore allo sport del Comune di Lucca, Stefano Ragghianti: “Mi congratulo con il presidente della Fis Paolo Azzi – dice – per la dolorosa ma giusta decisione di ritirare la squadra femminile di spada dalla coppa del mondo in Russia. Il sacrificio della preparazione atletica deve tener conto della grave situazione internazionale e della violazione di principi elementari di diritto internazionale“.