Coronavirus, ecco le nuove disposizioni. Stop al green pass dall’1 maggio

L’eliminazione è progressiva: si procederà anche ad eliminare l’obbligo di mascherine, anche al chiuso
Il 31 marzo termina lo stato d’emergenza per la pandemia da coronavirus e dal prossimo 1 maggio non sarà più necessario il green pass. Oggi (17 marzo) il consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto che dà il via libera alle riaperture e segna il percorso per l’eliminazione del green pass nella nuova fase di contenimento del virus.
In maniera progressiva: fino al 30 aprile servirà il green pass base per i trasporti a lunga percorrenza, mentre viene sancito lo stop all’obbligo di certificazione verde Covid per il trasporto pubblico locale. Rimane necessario quello base (che si ottiene anche con un tampone) per mense e catering continuativi, concorsi pubblici, corsi formazione pubblici e privati e colloqui visivi. Gli stadi ritornano con capienza al 100%.
Basta quarantena per chi ha avuto un contatto con un positivo, anche se non vaccinato. A scuola, chi è positivo resterà a casa, chi non lo è continua ad andare in classe senza vincoli numerici.
Rimane l’obbligo vaccinale per gli over 50 e per operatori della scuola e della sanità e forze di polizia fino al 15 giugno ma al lavoro sarà sufficiente il green pass base e rimane la sanzione di 100 euro per gli over 50 che non si vaccinano.
Gli obblighi rispetto alla mascherina restano uguali fino al 30 aprile. Fino a quella data servirà il green pass rafforzato per piscine, palestre, feste di cerimonie, discoteche e simili. Per le strutture ricettive non sarà più necessario, invece, dal 31 marzo.