Fridays for future, i giovani tornano in piazza per il clima: al corteo anche la Gkn

Il ritrovo è fissato per domani (25 febbraio) alle 9 a piazzale Verdi
A tre anni dal primo sciopero globale per il clima, Fridays for Future torna anche a Lucca a manifestare l’urgenza di contrastare la crisi climatica. Il corteo partirà domani (25 marzo) da piazzale Verdi alle 9 e attraversando centro storico e parte delle mura terminerà in piazza Napoleone dove si terranno gli interventi conclusivi. Alla manifestazione sarà presente anche una delegazione del consiglio di fabbrica della ex Gkn.
“Nel mezzo di una guerra che sta scuotendo l’Europa e di una crisi energetica e inflativa pagata da una classe lavoratrice schiacciata dal crollo dei salari reali, è sempre più definito anche il rischio di arresto della transizione ecologica – spiegano i promotori -. L’urgenza di tale azione è stata infatti ribadita anche dall’ultimo report dell’Ipcc, il foro scientifico dell’Onu sul cambiamento climatico. Per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 a livello globale, la Ue dovrebbe azzerare le proprie emissioni, in quanto continente più sviluppato di altri, almeno entro il 2030, ma entro tale data si è posta come obiettivo la riduzione del solo 55%. Tale mancata riduzione impedirà di rispettare gli impegni presi con gli Accordi di Parigi del 2015, di restare quindi sotto 2 gradi (e possibilmente 1,5 gradi) di aumento della temperatura media globale rispetto all’età pre-industriale entro fine secolo”.
“Le stime più recenti, anche quelle della prima parte dell’ultimo report Ipcc, si attestano infatti su previsioni che superano i 3 gradi, ritenendo poco probabile, a meno di una immediata e drastica riduzione delle emissioni, il rispetto dei limiti di Parigi – proseguono -. Riemerge inoltre insieme alla crisi energetica la responsabilità dei governi europei di non aver differenziato le fonti energetiche. L’unica strada per riacquisire sovranità energetica e al contempo accelerare la transizione ecologica resta quella delle energie rinnovabili. Il gas non è una soluzione”.
“È centrale inoltre in questo sciopero la convergenza con la manifestazione nazionale degli operai della ex Gkn che si terrà domani a Firenze. Tale convergenza si completerà sabato a Firenze e pone l’attenzione anche sulla questione salariale e della precarietà del lavoro perché, come dichiarato nel comunicato congiunto con il Consiglio di fabbrica, ‘non è possibile portare avanti una vera transizione climatica mentre milioni di persone sono concentrate sulla propria sopravvivenza economica, sono sotto ricatto lavorativo o non hanno alcun orizzonte se non lottare per il proprio contratto in scadenza’ – concludono -. Non permetteremo quindi mai più di giustificare delocalizzazioni, licenziamenti, precariato con la scusa della crisi climatica, come avvenuto anche nel luglio scorso dopo l’annuncio della delocalizzazione dello stabilimento. Né permetteremo di giustificare con la difesa dei posti di lavoro un rallentamento o una deviazione nella transizione ecologica e climatica”.